Cerca e trova immobili
STATI UNITI

Shock in California, tenevano i loro 13 figli incatenati al letto

Arrestati i genitori. Sono accusati di sequestro di persona, di maltrattamento e tortura. Malnutrite e disidratate, sei vittime sono minorenni
Keystone
I due genitori arrestati.
Shock in California, tenevano i loro 13 figli incatenati al letto
Arrestati i genitori. Sono accusati di sequestro di persona, di maltrattamento e tortura. Malnutrite e disidratate, sei vittime sono minorenni
LOS ANGELES - Una scena da film horror quella che i poliziotti si sono trovati davanti in California, nella piccola cittadina di Perris, non lontano da Los Angeles, dove in un'abitazione una coppia teneva segregati i propri 13 figli, tutti incatenati...

LOS ANGELES - Una scena da film horror quella che i poliziotti si sono trovati davanti in California, nella piccola cittadina di Perris, non lontano da Los Angeles, dove in un'abitazione una coppia teneva segregati i propri 13 figli, tutti incatenati ai letti, malnutriti e disidratati.

A dare l'allarme una delle vittime, una ragazza di 17 anni, che è riuscita a fuggire e a raccontare la verità alla polizia. Gli agenti sono intervenuti e hanno arrestato marito e moglie. Sette dei figli tenuti imprigionati hanno tra i 29 e i 18 anni, gli altri sei sono minorenni, tra questi un bimbo di due anni.

Ora la coppia - lui 57 anni lei 49 - rischia grosso, accusata di sequestro di persona e di minori, e dei reati di maltrattamento e di tortura.

Le vittime sono state tutte ricoverate e versano in condizioni di grande sofferenza e disagio, avendo patito fame e sete e la mancanza di libertà di movimento.
 
 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE