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ITALIAArrestato e scarcerato per droga il rapper Noyz Narcos

18.06.15 - 19:10
A guidare gli agenti è stato il forte odore di marijuana
Arrestato e scarcerato per droga il rapper Noyz Narcos
A guidare gli agenti è stato il forte odore di marijuana

MILANO - A guidare gli agenti è stato il forte odore di marijuana. Così intenso da portarli fino a una finestra al piano terra di via Salvator Rosa 20, nel quartiere popolare di Quarto Oggiaro, a Milano. Dentro c'era Noyz Narcos, nome d'arte del 36enne Emanuele Frasca, uno dei rapper più noti e amati della scena hip hop italiana, cantore delle periferie romane e della vita di strada.

"In casa abbiamo trovato 40 grammi tra marijuana e hashish - spiega Antonio D'Urso, dirigente del commissariato Quarto Oggiaro - Lo abbiamo arrestato per detenzione ai fini di spaccio. Quando ha aperto la porta ai miei uomini era in condizioni pessime. Ha detto 'non mi avete riconosciuto? Cioè, sono Noyz Narcos, il rapper. Quello che canta…'. Non è stato arrogante, ha anche collaborato facendoci entrare".

Erano le 23.30 di martedì scorso, la volante era in giro come al solito quando è stata colpita dall'odore di erba. I poliziotti hanno seguito la scia fino al civico 20 e qui hanno trovato Frasca che fumava da solo ascoltando la televisione a volume molto alto. Nell'appartamento (dove vive in affitto) c'era lo stupefacente diviso in diverse bustine, un bilancino di precisione e duecento euro in contanti.

Soltanto dopo qualche minuto è stato raggiunto dal suo agente e coinquilino Andrea C., di 38 anni, denunciato a sua volta. Per Noyz, invece, è scattato l'arresto. Secondo quanto riferito dalla polizia, già nel settembre 2009 è stato denunciato a piede libero a Roma nell'ambito dell'operazione "La calda notte" (come il titolo di un suo album) relativa a un giro di spaccio nei locali di San Lorenzo e Testaccio.

"Nel 2013 - continua D'Urso - è stato arrestato sempre a Roma per un quantitativo di droga simile". Il legale del rapper, Niccolò Vecchioni, ha spiegato in una nota che "in data 17 giugno 2015 il Tribunale di Milano, sezione direttissime, ha ordinato l'immediata liberazione dell'imputato" e che "nel corso dell'udienza di convalida il pubblico ministero ha riqualificato l'originaria imputazione ritenendo che la condotta contestata integrasse gli estremi del 'fatto di lieve entità'.

L'arresto è stato eseguito a seguito di una perquisizione domiciliare che ha portato al rinvenimento presso l'abitazione del Frasca di un modestissimo quantitativo di marijuana e hashish che l'imputato deteneva per uso esclusivamente personale. In sede di interrogatorio il mio assistito ha chiarito che le sostanze erano suddivise in diverse bustine in ragione della loro diversa qualità e ha altresì precisato che alcuni degli involucri sequestrati contenevano minimi residui di sostanza precedentemente consumata.

Il processo è stato rinviato alla data del 21 settembre 2015 e si confida in un epilogo decisorio favorevole per l'imputato".

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