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FRANCIA

Dopo la perquisizione, arriva la denuncia del Rassemblement National

Il partito francese denuncia pratiche «fumose» nel sistema di finanziamento dei partiti.
IMAGO
Fonte Ats ans
Dopo la perquisizione, arriva la denuncia del Rassemblement National
Il partito francese denuncia pratiche «fumose» nel sistema di finanziamento dei partiti.

PARIGI - All'indomani della maxi-perquisizione nel quartier generale di Parigi, il Rassemblement National (Rn) denuncia le norme, considerate «fumose», sui finanziamenti elettorali da parte di privati e il fatto che le banche continuino a rifiutare di prestare denaro al partito.

«Non abbiamo ovviamente mai considerato che questi prestatori (privati, ndr) possano rimpiazzare un finanziamento bancario che, purtroppo, ci viene vietato», ha deplorato ai microfoni di Rmc-Bfmtv il vicepresidente del Rn all'Assemblée Nationale, Jean-Philippe Tanguy, sottolineando che il rifiuto delle banche francesi di concedere prestiti al partito di Marine Le Pen sia il «problema principale».

Le perquisizioni sono state condotte ieri nel quadro di un fascicolo aperto a luglio 2024 sui sospetti finanziamenti illeciti del Rassemblement National alle elezioni presidenziali del 2022, alle successive elezioni politiche nel giugno dello stesso anno e alle elezioni europee del 2024. Secondo quanto precisato dalla procura di Parigi, l'inchiesta punta a «determinare se queste campagne elettorali abbiano beneficiato, in particolare, di prestiti illeciti» concessi da privati.

Gli altri partiti «ottengono dei prestiti, noi non ne otteniamo da nessuna banca», ha deplorato su Franceinfo il portaovce Rn all'Assemblea Nazionale, Thomas Ménagé, ricordando le polemiche sul prestito che l'ex Front National ottenne nel 2014 da una banca legata alla Russia. Quindi l'appello al premier. «Mi rivolgo solennemente a François Bayrou affinché apra in modo urgente la 'banca della democrazia' affinché tutti i partiti possano presentarsi dinanzi ai francesi con un finanziamento adeguato, senza neanche la necessità di andare a chiedere ai nostri militanti».

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