Nell'imboscata al presidente sudafricano, Trump ha mostrato le foto di una strage nel Congo

Cyril Ramaphosa, messo sulla graticola nello Studio Ovale, ha dovuto rispondere in diretta tv ad accuse su un presunto “genocidio“ con immagini scattate in un altro Paese.
WASHINGTON D.C. - Una foto di presunti massacri di bianchi in Sudafrica, mostrata il 21 maggio dal presidente statunitense Donald Trump al presidente sudafricano Cyril Ramaphosa nello Studio ovale, riguarda invece fatti avvenuti in Congo, nella città di Goma. Lo scrive la Cnn sul suo sito.
«Questi sono tutti agricoltori bianchi che vengono sepolti», ha detto Trump a Ramaphosa, mostrando la stampata di una pagina del sito conservatore Usa American Thinker. Questa presentava la foto di operatori in tuta bianca e guanti di gomma, di fronte a cadaveri avvolti in sacchi bianchi.
La foto è un fermo immagine da un video pubblicato dall'agenzia britannica Reuters il 3 febbraio, e in seguito verificato dal team di fact checking dell'agenzia. Mostra operatori umanitari nella città congolese di Goma che seppellivano nelle body bag le vittime di un attacco dei ribelli M23, sostenuti dal Ruanda.
Il sito conservatore americano American Thinker ha pubblicato questo fermo immagine dal video Reuters in un post in cui parlava delle tensioni razziali in Congo e Sudafrica, senza citare la fonte, ma inserendo il link al video originale.
Secondo quanto riportato da Reuters, il reporter Djaffar Al Katanty che ha realizzato il video per l'agenzia stampa è rimasto molto colpito da quanto avvenuto: «Davanti al mondo intero, il presidente Trump ha usato la mia immagine e ciò che ho filmato nella Repubblica Democratica del Congo per convincere il presidente Ramaphosa che nel suo Paese i bianchi vengono uccisi dai neri», ha dichiarato.
Durante l'incontro nello Studio Ovale, Ramaphosa ha cercato ripetutamente di calmare la situazione e di ammansire Trump, seppur negando le accuse di genocidio. La strategia è in parte funziononata: il presidente degli Stati Uniti ha tenuta aperta la possibilità di partecipare al vertice del G20 in Sudafrica, il prossimo novembre.