Il portavoce Dmitri Peskov replica al commento fatto ieri da Zelensky: «È più di una manipolazione evitare di dare una risposta diretta»
KIEV/MOSCA - «Manipolazione è evitare di dare una risposta diretta alla proposta di tregua russa, è più di una manipolazione».
Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito al commento fatto ieri dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha definito appunto «un nuovo tentativo di manipolazione» l'offerta di tregua di tre giorni di Vladimir Putin. Il portavoce, citato dall'agenzia Interfax, ha detto che Mosca non ha ancora ricevuto una risposta da Kiev.
Sempre a proposito del conflitto, Peskov ha affermato che «sembra che in Francia non si preoccupino di ascoltare le dichiarazioni del presidente Putin, che ha ripetutamente affermato che la Russia è pronta ad avviare il processo negoziale senza alcuna precondizione».
Il portavoce ha in particolare commentato le parole del presidente francese Emmanuel Macron, che in un'intervista a Paris Match ha dichiarato di voler «aumentare la pressione sulla Russia» e che «le prossime due settimane saranno fondamentali per cercare di attuare il cessate il fuoco» proposto dagli Usa in Ucraina.
«In questo contesto, parlare della necessità di aumentare una certa pressione conferma ancora una volta che, purtroppo, le capitali europee preferiscono ancora concentrarsi sulla continuazione della guerra», ha aggiunto Peskov.