Cerca e trova immobili
ITALIA

«Non mi aspetto un lockdown a Milano»

Lo ha detto il premier Conte, nonostante il rischio di "intasare" le terapie intensive con i pazienti Covid-19
Keystone - foto d'archivio
Fonte ats ans
«Non mi aspetto un lockdown a Milano»
Lo ha detto il premier Conte, nonostante il rischio di "intasare" le terapie intensive con i pazienti Covid-19
ROMA - Sono dieci le Regioni con un rischio definito alto per la tenuta delle terapie intensive: si tratta di Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d'Aosta. Nel frattempo il premier italiano ...

ROMA - Sono dieci le Regioni con un rischio definito alto per la tenuta delle terapie intensive: si tratta di Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d'Aosta. Nel frattempo il premier italiano Giuseppe Conte ha escluso un possibile lockdown a Milano.

Secondo il Monitoraggio del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità italiano (Iss), hanno una probabilità di superare la soglia del 30% delle terapie intensive occupate da pazienti Covid nel prossimo mese, da alta a massima. Le regioni segnalate con il livello più alto di rischio per questo parametro sono la Lombardia e la Liguria.

«Non mi aspetto un lockdown su Milano», ha rassicurato ieri il presidente del Consiglio italiano al termine della prima giornata dei lavori del Consiglio Europeo.

«In questo momento - ha detto Conte - noi dobbiamo soprattutto riporre fiducia sul comportamento di tutti i cittadini perché quella è la nostra forza. Le misure restrittive benissimo, le misure precauzionali bene. Ma se i cittadini non hanno fiducia nelle misure che noi indichiamo e non esprimono quel senso di responsabilità e di appartenenza a un comune destino e il perseguimento di un medesimo obiettivo, non si ottengono risultati. Dobbiamo puntare su quello», ha concluso Conte.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE