L'Onu ordina «misure urgenti» in difesa dei Rohingya

a decisione è stata presa all'unanimità, nell'ambito della causa avviata dal Gambia contro il paese del sudest asiatico
NAYPYIDAW - La Corte internazionale di giustizia dell'Onu ha ordinato al Myanmar di adottare «misure urgenti», ai sensi della Convenzione sul genocidio, per impedire violazioni nei confronti della minoranza musulmana dei Rohingya.
La decisione è stata presa all'unanimità, nell'ambito della causa avviata dal Gambia contro il Myanmar, nel novembre scorso, a nome dell'Organizzazione degli Stati islamici (Oic). Si legge sul sito della Corte.
Il Myanmar, «conformemente ai suoi obblighi derivanti dalla Convenzione per evitare e reprimere il genocidio, deve adottare tutte le misure in suo potere per evitare che si commettano reati contro il gruppo dei Rohingya che si trovano sul suo territorio», si legge nella decisione.
In particolare, «l'omicidio di membri del gruppo; gravi attacchi all'integrità fisica o mentale di membri del gruppo; sottomissione intenzionale del gruppo a condizioni di vita che dovrebbero portare alla sua distruzione fisica totale o parziale».




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