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Predappio, in 3mila sfilano celebrando Mussolini. I partigiani: «È illegale»

Alla vigilia del 28 ottobre, gli uni commemorano la Marcia su Roma. Gli altri la liberazione del paese natale del duce
Sailko
La tomba di Benito Mussolini a Predappio
Predappio, in 3mila sfilano celebrando Mussolini. I partigiani: «È illegale»
Alla vigilia del 28 ottobre, gli uni commemorano la Marcia su Roma. Gli altri la liberazione del paese natale del duce
PREDAPPIO - Camicie nere, slogan e saluti romani davanti alla cripta del duce, ma anche poesia, musica, una tagliatella "antifascista" e fiori sulla tomba di un partigiano. È il 28 ottobre ormai 'doppio' di Predappio, comune sulle colline...

PREDAPPIO - Camicie nere, slogan e saluti romani davanti alla cripta del duce, ma anche poesia, musica, una tagliatella "antifascista" e fiori sulla tomba di un partigiano. È il 28 ottobre ormai 'doppio' di Predappio, comune sulle colline forlivesi che ha dato i natali a Benito Mussolini.

Il paese, alla vigilia della simbolica data, è teatro di due manifestazioni di segno opposto: da un lato il corteo che ricorda l'anniversario della marcia su Roma nel 1922 e dall'altro l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (Anpi) che invece celebra la liberazione del paesino dall'occupazione nazifascista avvenuta il 28 ottobre di venti anni dopo, nel 1944.

A sfilare, accompagnato da un importante ma discreto servizio d'ordine, è stato di mattina un gremito corteo che secondo stime è stato quest'anno di tremila persone, almeno 2mila secondo le forze dell'ordine. La manifestazione è organizzata dagli Arditi d'Italia per ricordare l'anniversario della marcia che nel '22 portò il fascismo al potere. Una dozzina i grossi pullman arrivati a Predappio, prevalentemente da Veneto, Lombardia, Toscana, Lazio ed Emilia-Romagna.

Il corteo dal paese ha fatto tappa al cimitero di San Cassiano, alla cripta Mussolini aperta tutto il giorno su decisione della famiglia, dove si sono levati slogan e saluti romani. «Non siamo gli imbalsamatori del passato ma gli anticipatori del futuro», recitava uno dei tanti cartelli che hanno sfilato. Poi la 'corsa', anche questa un rituale, non solo ai ristoranti per il pranzo ma anche ad alcuni negozi di souvenir in cui spiccano, in vetrina, gadget con richiami al fascismo, dai busti del duce a t-shirt a tema.

L'anno scorso proprio una maglietta scatenò una bufera, non solo politica. Quella dell'esponente di Forza Nuova Selene Ticchi che recava la scritta 'Auschwitzland', con i caratteri Disney. Un caso finito in Parlamento e costato alla Ticchi un decreto penale con multa da 9mila euro. Quest'anno diverse persone sono state identificate, e almeno due manifestanti sono stati allontanati dagli stessi organizzatori per il loro abbigliamento, uno era vestito da gerarca fascista e l'altro aveva un berretto da bersagliere con piume lunghe quasi un metro.

Una manifestazione l'Anpi torna a condannare con forza. La cripta della famiglia Mussolini, dice all'agenzia italiana ANSA Gianfranco Miro Gori, presidente della sezione di Forlì-Cesena dell'Anpi, deve tornare a essere una «tomba in una dimensione privata e non un luogo in cui si fa apologia di fascismo. Nessuno ha obiezioni sul fatto che la famiglia tenga lì Mussolini ma deve essere appunto una tomba di famiglia, non un mausoleo del fascismo, con tanto di scritte 'Viva Mussolini'. Questo è illegale».

Gori ricorda l'esposto fatto l'anno scorso dall'Anpi alla magistratura, "perché secondo noi queste manifestazioni avvengono in violazione delle leggi italiane", ma «finora non abbiamo ottenuto molto».

A Predappio l'Anpi ha risposto nella stessa giornata con una iniziativa culturale. La prima edizione del Folk Fest. Spettacoli, musica in teatro, con l'intervento del vice presidente Anpi nazionale Emilio Ricci, e poi la tagliatella 'antifascista' serale. Con un "appello": «Invitiamo tutti quanti alla vigilanza e ci sentiamo, in questo luogo, vista la sua valenza simbolica, di rappresentare tutti i democratici e gli antifascisti d'Italia».
 
 

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