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ZAMBIA

Una bevanda energetica africana con dentro il viagra ritirata dal mercato

La Natural Power Sx, venduta in diversi stati africani, causava effetti devastanti con erezioni interminabili e forti palpitazioni. L'azienda: «Tutto naturale, è un complotto»
Una bevanda energetica africana con dentro il viagra ritirata dal mercato
La Natural Power Sx, venduta in diversi stati africani, causava effetti devastanti con erezioni interminabili e forti palpitazioni. L'azienda: «Tutto naturale, è un complotto»
LUSAKA - Toccasana per il fisico e per il vigore sessuale, la bevanda energetica Natural Power SX - imbottigliata in Zambia ed esportata in diversi stati dell'Africa centrale - è stata recentemente ritirata dal mercato dopo che in Ug...

LUSAKA - Toccasana per il fisico e per il vigore sessuale, la bevanda energetica Natural Power SX - imbottigliata in Zambia ed esportata in diversi stati dell'Africa centrale - è stata recentemente ritirata dal mercato dopo che in Uganda un uomo aveva rischiato di perdere la vita a causa dei suoi effetti collaterali.

Consumatore abituale, a inizio anno, si era trovato vittima di forti palpitazioni e con uno stato d'erezione dolorosissima prolungatosi per circa sei ore ed era stato ricoverato d'urgenza. L'uomo ha poi sporto denuncia alle autorità locali che si sono interessate del caso.

Analizzato il liquido color caramello, la scoperta: la bibita contiene del citrato di sildenafil, molecola commercializzata nel 1998 con il nome di Viagra. Stando alle autorità, riporta le Monde, «le quantità della sostanza erano ben al di là delle dosi consigliate» e si è quindi proceduto al ritiro dal mercato e alla chiusura dell'esportazione.

Dal canto suo l'azienda Revin Zambia nega, indicando la composizione naturale «a base di estratti di zenzero e di tongkat ali». In seguito al bando lo stabilimento, situato nei pressi di Ndola, ha però dovuto chiudere i battenti.

Una situazione difficile per i 56 dipendenti che non ci stanno, sentiti di recente dal quotidiano francese, denunciano un'inchiesta torbida soprattutto nel passaggio di consegna fra le autorità Zambia e Uganda e ventilano la possibilità di un complotto internazionale atto a favorire la concorrenza locale: «Niente adesso vieta alle aziende in Uganda e Malawi di produrre qualcosa di analogo», spiega il portavoce, «quello delle bevande energetiche è un settore in forte espansione».

 

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