Il governo lituano ha tentato invano di ritardare la campagna dell'ente turistico della capitale
VILNIUS - Sta facendo discutere in Lituania la campagna pubblicitaria che l’ente turistico di Vilnius si appresta a lanciare. Lo slogan definisce infatti la capitale della repubblica baltica come “il punto G dell’Europa”: di che far trasecolare la locale Chiesa cattolica, imbarazzata per la concomitanza fra la diffusione degli spot e la visita di Papa Francesco nel Paese, prevista per il 22 settembre prossimo.
“Nessuno sa dove sia, ma quando lo si trova è fantastico: Vilnius, il punto G dell’Europa”, recita in inglese la pubblicità. Sullo sfondo si vede una donna voluttuosamente distesa su un lenzuolo con sopra raffigurata la cartina del continente mentre, in preda al piacere, stringe con una mano il punto in cui si trova la capitale lituana.
«Così si rafforza l’immagine di Vilnius di destinazione per il turismo del sesso», lamenta l’arcivescovo della città, Gintaras Grušas, che critica altresì lo sfruttamento della sessualità femminile a fini pubblicitari. A imbarazzare la Chiesa, riporta l’agenzia di stampa lituana BNS, è la tempistica del lancio della campagna. In vista del viaggio papale previsto dal 22 al 25 settembre prossimi si dovrebbe veicolare infatti l'immagine di una città di «speranza e misericordia» e non riproporre il vecchio cliché di meta a luci rosse low cost.
Il premier lituano, il cui governo ha tentato di far ritardare il lancio della campagna, ora tenta di smorzare i toni. «È una scelta pubblicitaria strana, ma credo che non vada troppo oltre», dichiara Saulius Skvernelis all’Associated Press ricordando che la Lituania è «un Paese democratico». «Per quanto riguarda la tempistica e in considerazione del fatto che si tratta di una visita molto importante ci sarebbe dovuta essere maggior coordinazione - ammette -, ma è una decisione della città di Vilnius».
La manager della campagna “Go Vilnius”, Inga Romanovskiene, conviene sul fatto che la visita di Papa Francesco sia «un evento molto importante», ma ricorda che Vilnius è vittima di «una competizione molto agguerrita da parte di altre città europee». La discussa pubblicità, sottolinea, costituisce «un’idea estremamente coinvolgente per suscitare interesse nella città».