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LECCO: Franco Coco sulla tomba del figlio, città blindata

Il boss della ‘Ndrangheta in città alle 11.00 con un imponente servizio di scorta al cimitero di Castello Decine di agenti e carabinieri impegnati sino a poco dopo mezzogiorno
Foto Merateonline: Il figlio del boss
LECCO: Franco Coco sulla tomba del figlio, città blindata
Il boss della ‘Ndrangheta in città alle 11.00 con un imponente servizio di scorta al cimitero di Castello Decine di agenti e carabinieri impegnati sino a poco dopo mezzogiorno
LECCO – Lecco questa mattina ha vissuto un’ora da città blindata per il trasferimento del boss della ‘’Nrangheta Franco Coco Trovato sino al cimitero di Castello dove è sepolto dall’estate scorsa il figlio Mario, vitt...
LECCO –Lecco questa mattina ha vissuto un’ora da città blindata per il trasferimento del boss della ‘’Nrangheta Franco Coco Trovato sino al cimitero di Castello dove è sepolto dall’estate scorsa il figlio Mario, vittima di un incidente stradale avvenuto il 17 agosto a Garlate. Il numero 1 della criminalità organizzata lecchese, rinchiuso in un carcere di massima sicurezza con numerose condanne all’ergastolo per la sua attività di capo-cosca svolta a cavallo fra gli anni ’70 e ’80 e ancora oggi ritenuto elemento di assoluto primo piano nel mondo della criminalità mafiosa, è giunto a Lecco poco prima delle 11.00 con oltre una ventina di agenti di Polizia che lo scortavano. Entrato al cimitero di Castello è stato a lungo in raccoglimento davanti alla tomba del figlio che si schiantò con la sua moto contro un’auto che faceva manovra lungo l’ex Statale 36 proprio al confine fra Garlate e Lecco. Pochi minuti dopo le 12.00, sempre scortato e con un imponente servizio di sicurezza garantito anche dai Carabinieri lungo tutto il percorso, Franco Coco è stato fatto risalire sul cellulare che lo aveva accompagnato a Castello è ripartito per il carcere. Per oltre 60 minuti il cimitero di Castello è stato pressoché blindato con agenti di Polizia in divisa e in borghese sparsi un po’ ovunque per garantire il massimo della sicurezza e della sorveglianza in tutta la zona. Auto dei Carabinieri sono state piazzate lungo tutto il percorso del cellulare che trasportava il boss originario di Marcedusa e a Lecco punto di riferimento per i clan della ‘Ndrangheta che si sono occupati prima di sequestri di persona e poi di smercio di droga e armi.

di Bob Decker

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