LECCO: Violenza su disabile: parla la vittima

MANDELLO DEL LARIO - Il drammatico confronto in aula fra il giovane accusato di aver stuprato una ragazza di Mandello del Lario (Lecco) e la sua stessa vittima, una ventenne con problemi psichici, non ha chiuso oggi pomeriggio il processo sulla triste vicenda di abusi sessuali che vede imputato un senegalese. L’udienza, rigorosamente a porte chiuse, non ha permesso al Presidente del Tribunale, Luciano Tommaselli, di procedere al giudizio dell’imputato: servirà una nuova udienza già in calendario per venerdì prossimo. In quella sede, così come espressamente sollecitato dalla parte civile, sarà ascoltata anche la psicologa che ha seguito l’evolversi dei fatti. Poi discussione e Camera di Consiglio. Iniziata attorno alle 15.45 l’udienza di oggi è stata incentrata sulla deposizione della vittima dello stupro avvenuto nei pressi dell’oratorio di Mandello. Secondo le scarse informazioni emerse dall’aula la ragazza avrebbe ripetuto la ricostruzione dei fatti già offerta prima ai genitori e poi ai Carabinieri: proprio il racconto della ventenne permise di identificare l’autore della violenza sessuale. Il ragazzo, che si trova ancora in carcere al “Bassone” di Como ha sempre negato la propria responsabilità tanto da non ritenere di chiedere un giudizio alternativo con sconto di un terzo della pena davanti al giudice preliminare. Terminate le testimonianze chieste dal pubblico ministero Valeria Bove l’udienza di questo pomeriggio s’è conclusa attorno alle 16.45 con l’ulteriore rinvio a venerdì mattina alle 9.00.