Spagna: sciopero baleari; aeroporti, domenica d´inferno
MADRID - L´aeroporto di Ibiza descritto come ´un porcile´, otto mila turisti blo ...
Nel corso della giornata le compagnie ´charter´ hanno dovuto annullare numerosi voli, mentre i ´tour operator´ di tutta Europa si sono visti obbligati a riprogrammare le destinazioni. All´aeroporto di Palma - il principale dell´arcipelago - nelle prime ore della mattina sono rimasti bloccati circa 8 mila turisti. L´Ente degli scali spagnoli (Aena) ha dovuto d´altra parte limitare le capacità operative dei tre aeroporti. Fra la mezzanotte e le otto di domenica erano per esempio previsti 706 voli: in realtà, gli arrivi e le partenze sono stati solo 46.
In tutti i tre gli scali vi è stata molta tensione ed anche qualche tafferuglio fra gli scioperanti e alcune guide turistiche che cercavano di portare in aeroporto i clienti a bordo delle loro vetture private. I conducenti, infatti, controllano le vie di accesso agli scali per bloccare i servizi di trasporto passeggeri a pagamento. Secondo quanto ha precisato la rappresentante del governo centrale alle Baleari, Cataline Cirer, nelle ultime 48 ore sono state arrestati sei scioperanti. Gravi le accuse: "atti di sabotaggio e intimidazione".
"L´ambiente si sta indubbiamente riscaldando, e per i taxi c´è per esempio da attendere anche cinque o sei ore", ha dichiarato uno dei principali operatori turistici italiani di Ibaza. "Ora aspettiamo di vedere cosa decideranno i conducenti - ha commentato a metà pomeriggio un altro imprenditore italiano . Sabato hanno rifiutato l´accordo firmato dai loro stessi rappresentanti e domenica si sono riuniti in assemblea.
In serata la situazione è andata regolarizzandosi e, a quanto sembra, i conducenti di autobus non dovrebbero estendere lo sciopero - proclamato nel quadro di una trattativa per il rinnovo del contratto - al di là della mezzanotte di domenica. La drastica riduzione del numero di voli autorizzati ad atterrare, unita all´apparente stanchezza dei membri dei picchetti che controllano l´accesso ai tre scali aerei, hanno portato a una certa decongestione del traffico.
I ritardi e la sospensione dei voli hanno impedito un nuovo ingorgo di passeggeri come quello avvenuto ieri, quando circa 8 mila persone hanno passato la notte all´aeroporto di Palma, mentre in quello di Ibiza è dovuta intervenire la Croce Rossa, che ha distribuito acqua, panini e coperte ai turisti bloccati da ore.
L´aeroporto di Ibiza, che questa mattina è stato descritto come "un porcile" da un adirato turista britannico in arrivo da Manchester - dove l´attesa per i voli verso le Baleari è arrivata a punte di 10-12 ore - è stato pulito solo nel pomeriggio. Uno dei problemi per la chiusura della vertenza dei conducenti deriva dal fatto che il sindacato sembra essere stato scavalcato dalla base. L´accordo sottoscritto ieri dai rappresentanti delle due principali centrali sindacali spagnole - Ugt, vicina asi socialisti, e Comisiones Obreras, di area comunista - è stato bocciato in meno di dieci minuti di dibattito in assemblea. Secondo la versione che circola più insistentemente, i conducenti, comunque vada, non dovrebbero votare l´estensione dello sciopero, inizialmente convocato per tre giorni. "Se andasse così, noi a mezzanotte e un minuto cominciamo a caricare clienti: il ritardo accumulato è tale che ci vorrà un bel pò prima di ritornare a ritmi normali", ha detto un operatore turistico di Ibiza.




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