VARESE: Esplosione di Besozzo, il silenzio della morte

BESOZZO.

Il silenzio del dolore dopo la tragedia. Ecco come appariva oggi il piccolo paese di Besozzo dopo l’esplosione avvenuta ieri mattina in via Piave, nella piccola frazione di Bogno dove è saltata per aria una palazzina di tre piani provocando la morte di madre e figlia, Rita Mantovani e Cristina Cavuorto, di 50 e 30 anni: i loro corpi sono stati recuperati dopo sei ore da sotto un cumulo di oltre 4 metri di macerie. E tutto, forse, per il disperato tentativo di Antonio Tamborrino di togliersi la vita con il gas dopo averci tentato tre settimane fa con dei barbiturici. L’area circostante l’esplosione è stata interamente transennata e posta sotto sequestro per consentire agli inquirenti di svolgere tutti gli accertamenti necessari per stabilire le esatte cause anche se appaiono, ormai, tremendamente chiare. In paese è lutto totale e in queste ore sulle vetrine dei negozi sono comparsi piccoli manifesti su cui si può leggere "per solidarietà con le famiglie della vittima della tragedia che ha colpito il nostro paese". In segno di lutto sono state anche sospese tutte le partite dei tornei in programma fino a domenica prossima. I funerali potrebbero svolgersi sabato o al più tardi lunedì dopo l’autopsia disposta dal Magistrato di turno che in carico ora l’inchiesta e che ipotizza la possibilità di contestare al 42enne ex tossicodipendente il reato di duplice omicidio. Lui è sempre ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Varese con ustioni diffuse su tutto il corpo.