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Eutanasia: GB, processo a medici che insistono con cure

Eutanasia: GB, processo a medici che insistono con cure
LONDRA - Tempi duri in Gran Bretagna per i medici anti-eutanasia: è in arrivo una serie di norme e direttive che ne prevede l'incriminazione se non staccano la spina e insistono nella somministrazione di terapie quando invece il paziente ha es...

LONDRA - Tempi duri in Gran Bretagna per i medici anti-eutanasia: è in arrivo una serie di norme e direttive che ne prevede l'incriminazione se non staccano la spina e insistono nella somministrazione di terapie quando invece il paziente ha espresso chiaramente in passato il suo desiderio di non essere curato ad oltranza.

Lord Falconer, il ministro della Giustizia, ha già avvertito che il medico non disposto ad obbedire al nuovo regolamento (articolato nel 'Mental Capacity Act') rischierà la prigione o grosse multe. La pena massima sarà di cinque anni di carcere, in quanto il reato è stato equiparato all'aggressione.

In base al 'Mental Capacity Act', che dovrebbe entrare in vigore nel corso della primavera 2007 e ha l'appoggio del ministro della Sanità Patricia Hewitt, familiari e amici di una persona colpita da un male incurabile e non più in grado di intendere e volere a pieno titolo potranno far causa ai medici in caso di accanimento terapeutico.

Il 'Mental Capacity Act' dovrebbe dare piena cittadinanza giuridica ai 'living wills' e cioé ai testamenti di persone che in passato hanno espresso in modo esplicito il desiderio di non essere curate se colpite da una grave e irrimediabile invalidità che ne danneggia l'attività cerebrale. Parlando con il tabloid 'Daily Mail', che in termini molto scandalizzati ha dato oggi grande risalto alla notizia, il filosofo tradizionalista David Conway afferma che la nuova legge va contro al giuramento di Ippocrate e "aprirà un terribile barattolo di vermi".

ATS
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