Italia: morto fratel Ettore, difensore degli emarginati
MILANO - È morto nella notte alla Clinica San Camillo di Milano fratel Ettore, il religioso camilliano famoso per il suo impegno a favore dei più poveri ed emarginati, tanto da essere chiamato 'il camilliano dei barboni'. Aveva 76 anni, ed era malato da tempo.
Ai diseredati, fratel Ettore Boschini, nato a Mantova il 25 marzo del 1928, ha dedicato tutta la sua opera. Cominciò con andare ogni sera alla Stazione Centrale per distribuire cibo caldo e biglietti per l'alloggio notturno al dormitorio pubblico di viale Ortles. E la notte di Natale del 1977 portò anche panettone e spumante, e chiamò un sacerdote per la messa di mezzanotte.
Con il tempo riuscì a convincere il capostazione e il ministero dei Trasporti ad affidargli due grandi magazzini sotto il terrapieno della stazione, e li sistemò con cucina, tavoli da pranzo, divani docce e una lavatrice. A questi seguirono altri rifugi e comunità in provincia di Milano, ma anche vicino a Chieti, a Roma e in Colombia. Un lavoro instancabile il suo, per rispondere alle prime necessità dei più emarginati, riconosciuto anche da Madre Teresa di Calcutta e da Giovanni Paolo II.




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