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Phishing, WhatsApp è la preferita dei truffatori

Ben l'89,6% dei link dannosi viene inviato sulla popolare applicazione di messaggistica di proprietà di Facebook
Depositphotos (rafapress)
WhatsApp è l'app di messaggistica preferita dai truffatori specializzati in phishing.
Phishing, WhatsApp è la preferita dei truffatori
Ben l'89,6% dei link dannosi viene inviato sulla popolare applicazione di messaggistica di proprietà di Facebook
MOSCA - È WhatsApp l'applicazione di messaggistica più usata dai truffatori specializzati in phishing. Lo dimostrano i dati anonimizzati forniti da Kaspersky Internet Security for Android. Sono 480 i casi di phishing al giorno emer...

MOSCA - È WhatsApp l'applicazione di messaggistica più usata dai truffatori specializzati in phishing. Lo dimostrano i dati anonimizzati forniti da Kaspersky Internet Security for Android.

Sono 480 i casi di phishing al giorno emersi su scala globale tra dicembre 2020 e lo scorso mese di maggio. L'89,6% dei link dannosi è stato inviato dall'app di proprietà di Facebook. Segue Telegram al 5,6%, poi vengono Viber (4,7%) e Hangouts (1%). La Russia è il paese che ha subito il maggior numero di attacchi di phishing (46%), poi vengono Brasile (15%) e India (7%).

Una conseguenza della grande popolarità delle app - Tatyana Shcherbakova, Senior Web Content Analyst di Kaspersky, ha commentato: «Le statistiche mostrano che il phishing nelle app di messaggistica istantanea è ancora uno degli strumenti più popolari tra i truffatori. Ciò è in parte dovuto alla grande popolarità di queste app tra gli utenti, nonché alla possibilità di utilizzare funzionalità integrate delle applicazioni per eseguire gli attacchi». A volte, sottolinea Shcherbakova, «può essere difficile capire quando ci si trova di fronte a un attacco phishing, perché a fare la differenza può essere anche solo un carattere o un dettaglio trascurabile. Nella lotta contro il phishing nelle app di messaggistica serve fare molta attenzione, e ci si può anche affidare alle tecnologie anti-phishing».

Come non farsi truffare - Kaspersky ha stilato una breve lista di consigli utili a non cadere in queste truffe. Prima di tutto, bisogna fare attenzione agli errori di ortografia o ad altri dettagli inusuali presenti nei link. Occhio poi alle catene: i truffatori confidano nel successo dei tentativi di phishing, se questi provengono da contatti che un utente considera degni di fiducia. «Fare sempre attenzione a non condividere link sospetti con i propri contatti» suggerisce la società. Non si può nemmeno escludere che gli account degli amici siano stati compromessi: «Bisogna fare attenzione in ogni situazione. Anche se un messaggio sembra amichevole, diffidare dai link e dagli allegati».

Spesso i truffatori cercano di comunicare con utenti che hanno trovato tramite siti affidabili (ad esempio, su vari marketplace e siti di booking) e inviano messaggi dannosi sfruttando proprio il nome di questi siti. Bisogna prestare attenzione se i collegamenti ipertestuali contengono errori di ortografia o rimandano ad altri siti. Un valido rimedio è senz'altro l'installazione di una soluzione di sicurezza affidabile e in grado di risolvere la maggior parte dei problemi in modo automatico.

Sono 2,7 miliardi gli utenti delle app di messaggistica attivi nel 2020 a livello globale, che potrebbero diventare 3,1 miliardi entro il 2023. 

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