Cosa sta succedendo alle criptovalute

È stata una decisione della Banca centrale cinese a far crollare le quotazioni dei Bitcoin e dei suoi concorrenti
PECHINO - La Banca centrale cinese (Pboc) ha imposto nuovi limiti alle transazioni che coinvolgono criptovalute, trascinando verso il basso il Bitcoin e le altre monete digitali.
La più famosa tra le criptovalute, è scesa sotto la soglia dei 40mila dollari, al minimo degli ultimi tre mesi e mezzo. Lo scorso 14 aprile si era toccato il livello massimo di 64'895 dollari, ovvero una quotazione superiore del 40% a quella odierna.
La decisione della Banca centrale di Pechino, che vieta agli istituti finanziari e alle società di pagamento di fornire servizi relativi alle transazioni di criptovaluta, ha provocato un terremoto anche tra i rivali di Bitcoin: Ether ha perso il 15% e Dogecoin addirittura il 18%. Sul mercato delle criptovalute sono stati bruciati 270 miliardi di dollari in poco tempo.
Pboc ha inoltre messo in guardia gli investitori (ai quali non viene impedito di detenere valuta elettronica) dal trading speculativo di criptovalute. Gli analisti prevedono ulteriori perdite, secondo l'agenzia stampa Reuters: il superamento della soglia dei 40mila dollari potrebbe innescare una serie di vendite. Gli esperti di JPMorgan pensano che i grossi investitori potrebbero passare all'oro e ai tradizionali beni rifugio: non è un caso che il metallo pregiato abbia guadagnato il 6% nel corso del mese di maggio.
«Il quadro del flusso di Bitcoin continua a deteriorarsi e punta a un continuo ridimensionamento da parte degli investitori istituzionali», hanno aggiunto da JPMorgan.




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