Il Giappone pagherà parte delle spese solo ai viaggiatori nazionali

Le informazioni circolate nelle scorse ore sono state rettificate dall'Agenzia del turismo
Le informazioni circolate nelle scorse ore sono state rettificate dall'Agenzia del turismo
TOKYO - Stavate già pensando a una suggestiva visita del Giappone, dopo aver letto che il governo si preparava a pagare la metà delle spese di viaggio? Purtroppo non è così.
Le informazioni circolate ieri sulla stampa di tutto il mondo sono state prontamente rettificate dall'Agenzia del turismo giapponese. La campagna Go To Travel, che è stata pensata per stimolare la ripresa dei viaggi nel Paese, si applicherà solo al mercato domestico e non varrà per tutti i turisti, ma solo per una parte (non meglio specificata, al momento) di essi.
«La campagna Go To Travel presa in considerazione dal governo giapponese» si legge in un tweet dell'Agenzia «nasce per stimolare la domanda domestica di viaggi all'interno del Giappone dopo la pandemia di Covid-19 e coprirà solo una porzione delle spese di viaggio domestiche». Nelle bozze del piano, presentate dal ministero dell'Economia, si legge che il contributo pro capite sarebbe di massimo 20mila yen, ovvero 180 franchi svizzeri.
Un portavoce dell'Organizzazione nazionale giapponese del turismo con sede a Londra ha dichiarato al quotidiano britannico The Independent che «al momento, iniziative come questa sono indirizzate esclusivamente alle persone che vivono in Giappone e non ai visitatori provenienti dall'estero. Verrà offerto un sostegno per coprire una parte delle spese dei viaggi domestici».





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