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BELLINZONA

Tre castelli, ventuno nomi

Quando il nome è mobile qual piuma al vento
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Tre castelli, ventuno nomi
Quando il nome è mobile qual piuma al vento
Il decennale dell’inclusione dei castelli di Bellinzona nell'elenco del patrimonio mondiale UNESCO ci dà l’occasione per ricordare la storia di queste fortificazioni e dei molti nomi che ricevettero nel corso dei secoli. In p...

Il decennale dell’inclusione dei castelli di Bellinzona nell'elenco del patrimonio mondiale UNESCO ci dà l’occasione per ricordare la storia di queste fortificazioni e dei molti nomi che ricevettero nel corso dei secoli.

In principio c’era solo il Castello, l’unico e antichissimo "castrum Bilitionis", menzionato già nel 590 d.C. Verso la fine del tredicesimo secolo sorse il secondo maniero e con esso la necessità di un nome distintivo per le due fortificazioni, che furono perciò chiamate Castel grande (o vecchio) e Castel piccolo. La terza fortezza fu eretta dagli Sforza nel 1479. 

Verso il 1500 il Ticino passò sotto il dominio degli Svizzeri e i castelli ricevettero il nome dei tre Cantoni primitivi: Uri, Svitto e Unterwalden. Nel 1798, con la Repubblica Elvetica, si affacciarono alla ribalta nomi piú descrittivi e meno connotati politicamente: Castello Maggiore, Castello di Mezzo e Castello di Cima. Poi il Ticino divenne uno Stato sovrano e in quei primi difficili anni d’indipendenza il Gran Consiglio, non sapendo a quale santo votarsi, decise di adottare nomi agiografici: nel 1818 i castelli furono chiamati San Michele, San Martino e Santa Barbara. Questi nomi, però, non divennero mai popolari e furono presto dimenticati (www.allombradeicastelli.com).

Tirando le somme risulta che nel corso dei secoli Castelgrande ricevette almeno nove nomi con varianti: Castello, Castel Maggiore, Castel Vecchio, Castello di Fondo, Castello di Uri, Castello di San Michele, Castello dell’Arsenale, Primo Castello e Castel Grande.

Sette, con varianti, sono i nomi attribuiti a Montebello: Castel Piccolo, Castel Nuovo, Castello di Mezzo, Castello di Svitto, Castello di San Martino, Secondo Castello e Castello di Montebello. 

Cinque, con varianti, sono invece i nomi dell’ultima fortezza: Castello di Cima, Castello di Unterwalden, Castello di Santa Barbara, Terzo Castello e Castello di Sasso Corbaro. 

Oggi, per fortuna, si è abbandonata la pratica di mutar nome ad ogni mutamento politico. Ci si limita a cambiare colore. E ora, di notte, la Torre "Bianca" di Castelgrande non sembra piú tale. 

 

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