Matthew McConaughey: un libro di critiche negative

L'attore ha confezionato un volume con i commenti maligni relativi alle sue performance
L'attore ha confezionato un volume con i commenti maligni relativi alle sue performance
LOS ANGELES - Tempo fa Matthew McConaughey ha raccolto tutte le recensioni negative sul suo conto in un pesante fascicolo. L'attore è arrivato alla fama nel 1993 con la commedia «La vita è un sogno» e da allora ha collezionato magistrali interpretazioni in pellicole come «Magic Mike» e «Killer Joe».
Sebbene si sia aggiudicato anche una nomination come miglior attore non protagonista ai Critics' Choice Awards di quest'anno, il divo ha dovuto affrontare molti commenti negativi lungo la sua carriera. «Circa due anni fa ho chiesto a due miei assistenti di aiutarmi a raccoglierli: “Prendete ogni cattiva recensione sulle mie performance e fatene un fascicolo”. Alla fine è uscito un libro enorme!», ha spiegato divertito l'attore a USA Today. «Quello che c'era scritto era comunque difficile da leggere e mandare giù. Poi però ad un certo punto è diventato divertente e ho persino trovato delle critiche costruttive sul mio conto».
Tutti le persone che lavorano nel jet set sanno perfettamente quanto un singolo commento negativo sul proprio conto possa incidere sulla propria autostima. La star di «The Impossible», Naomi Watts ha rivelato che legge solo recensioni positive sul suo conto. «Il tuo agente o manager o il tuo ufficio stampa di solito ti manda la rassegna stampa di ogni film, ma evita di allegarti le recensioni negative».
Una delle poche star che raramente ha dovuto affrontare critiche pesanti sul suo conto è Daniel Day-Lewis, l'attore protagonista del film favorito agli Oscar di quest'anno, «Lincoln». Proprio ieri sera il divo ha vinto il titolo di miglior attore protagonista per la sua ultima fatica cinematografica ai Critics' Choice Award e sul tappeto rosso ha sfoggiato un sorriso smagliante. «Tutto questo significa molto per me», ha dichiarato entusiasta Day-Lewis al ritiro del premio. «Questo è uno dei tanti inaspettati privilegi legati al mio lavoro».
© Cover Media







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