Nicollette Sheridan licenziata per "scarsa professionalità"

L’attrice ha portato in tribunale in creatore dello show per aver fatto morire il suo personaggio nella quinta serie
L’attrice ha portato in tribunale in creatore dello show per aver fatto morire il suo personaggio nella quinta serie
LOS ANGELES - Nicollette Sheridan è stata licenziata dal cast di Desperate Housewives per "condotta non professionale". A chiederlo è stato il creatore dello show, Marc Cherry, che ieri si è presentato in tribunale perché citato in giudizio dalla Sheridan per licenziamento ingiusto.
Secondo la star il personaggio di Edie Britt, di cui vestiva i panni, è stato fatto fuori nella quinta stagione dopo che lei era stata colpita alla testa da Cherry per aver posto una domanda su un punto della sceneggiatura. Nella sua testimonianza davanti al giudice Cherry ha assicurato che la sua decisione è dipesa da fattori artistici e dalla necessità di tagliare i costi dello show, a fronte di un calo degli ascolti.
Il comportamento della Sheridan, ha affermato il creatore dello show, non è stato "la ragione primaria della mia decisione, ma un elemento di cui ero consapevole". Cherry ha proseguito elencando in cinque punti i segnali della scarsa professionalità dell’attrice, incluse la mancanza di puntualità, la tendenza a dimenticare le battute, la volgarità con cui l’ha vista rivolgersi a un lavoratore sul set, il suo continuo mettere in discussione la sceneggiatura e il creare problemi con le co-star.
L’uomo avrebbe ottenuto a quel punto il permesso dai dirigenti della ABC di far morire il personaggio della Sheridan, aggiungendo che il risparmio di denaro "sarebbe stato un ulteriore beneficio della decisione". La star ha chiamato a testimoniare a suo favore alcuni alti dirigenti della serie, mentre il team legale di Cherry avrebbe chiamato a deporre Teri Hatcher, Felicity Huffman, Eva Longoria e Marcia Cross.
Il giudice ha comunque già comunicato all’attrice che potrebbe ottenere al massimo 3 milioni di euro di danni (cifra che corrisponde al suo stipendio annuale), piuttosto che il pagamento della somma spettante per le restanti tre stagioni, come invece aveva chiesto lei.







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