Nicola Savino: «Mi hanno amputato un dito»

Il presentatore ha confessato un dettaglio della sua persona per il quale si è vergognato per anni
MILANO - Nicola Savino ha raccontato un doloroso episodio della sua vita, avvenuto quando era appena un neonato. Il conduttore è stato ospite del programma di Canale5 "Verissimo" e ha rivelato che a poche settimane dalla nascita un'infermiera gli ha per errore tagliato il mignolo della mano destra e che, nonostante il tentativo dei medici, non fu possibile ricucirlo.
«Nel luglio del 1968, avevo sette mesi, per un calo di peso mi ricoverarono in ospedale. Lì mi nutrivano tramite una flebo messa nella manina. Nel cambiare la flebo, con una forbicina, invece di tagliare solo la garza l'infermiera mi tagliò anche il dito. Cercarono di riattaccarmi il dito ma non ci riuscirono», ha spiegato Nicola.
Per molto tempo Savino, che oggi ha 50 anni, si è vergognato della mancanza del dito e non avrebbe mai immaginato che un giorno ne avrebbe parlato in televisione. «Per me è stato un complesso per i primi anni di tv. Non mi sarei mai sognato di parlarne o di fare vedere la mia mano, tanto che i primi tempi mettevo un arto finto», ha aggiunto.
Nicola ne aveva già parlato nel sul libro 'Lacrime di Fragola'. In quell'occasione aveva fatto sapere: «Ricordo lo scherno, io che facevo il gradasso ma che sotto sotto pativo».




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