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Disabilità, atgabbes: «Il preventivo 2026 è un ulteriore passo indietro»

Meno risorse, più fragilità: l’allarme dell'associazione che riunisce genitori e familiari di persone disabili
TiPress
Disabilità, atgabbes: «Il preventivo 2026 è un ulteriore passo indietro»
Meno risorse, più fragilità: l’allarme dell'associazione che riunisce genitori e familiari di persone disabili

BELLINZONA - L’associazione atgabbes, che riunisce genitori e familiari di persone con disabilità, esprime forte preoccupazione per il Preventivo 2026. Dopo due anni di misure di risparmio, il nuovo esercizio conferma una linea che, secondo l’associazione, «continua a colpire proprio chi necessita di maggior sostegno, con effetti concreti sulla qualità di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie».

Nell'ambito della scuola speciale, nonostante l’aumento delle richieste di tale servizio, «sono previste nuove misure, come la riduzione del rapporto docenti-allievi per classe». «La scuola è un investimento, non un costo – afferma atgabbes – ciò che si toglie oggi in termini di sostegno, ricadrà domani in maggiori fragilità e spese».

Anche per gli istituti invalidi il quadro sarebbe critico: «il contributo globale continua a diminuire e il taglio lineare previsto si accompagna all’aumento delle rette». L’associazione segnala la chiusura di atelier e servizi importanti, l’uso crescente di stagisti in sostituzione di personale qualificato e la difficoltà nel mantenere figure educative di riferimento, in un settore dove la domanda cresce insieme alla speranza di vita delle persone con disabilità.

Preoccupazioni emergono anche per i Servizi di aiuto a domicilio, dove si prospettano ulteriori contenimenti e una partecipazione ai costi da parte dell’utenza, in contrasto con l’obiettivo cantonale di mantenere le persone il più a lungo possibile nel proprio contesto di vita.

Atgabbes denuncia inoltre l’assenza, dal 2022, di un aggiornamento della pianificazione LISPI, «strumento essenziale per orientare le scelte strategiche nel settore della disabilità».

Per questi motivi l’associazione si schiera contro i tagli e sostiene la petizione “Misure di risparmio, è ora di cambiare rotta”, ribadendo la disponibilità al dialogo e la necessità di una visione chiara e condivisa per il futuro del settore.

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