Armi finte illegali: «Punire anche le piattaforme come TEMU e Amazon»


È quel che pensa il Consiglio degli Stati che ha approvato oggi all'unanimità una mozione di Beat Rieder (Centro)
È quel che pensa il Consiglio degli Stati che ha approvato oggi all'unanimità una mozione di Beat Rieder (Centro)
BERNA - Non solo gli acquirenti vanno puniti ma anche le piattaforme commerciali - come TEMU e Amazon - che mettono in vendita prodotti vietati quali pistole ad acqua, fionde e simili che rientrano nella legge sulle armi. È quel che pensa il Consiglio degli Stati che ha approvato oggi all'unanimità una mozione di Beat Rieder (Centro/VS).
Questi gruppi commerciali realizzano in Svizzera fatturati di varie centinaia di milioni, se ne fregano dei loro clienti: questi non sono informati che i loro prodotti sono vietati in Svizzera e che la loro importazione è punibile. La responsabilità deve essere condivisa, ha sottolineato Rieder.
Se ciò non fosse possibile, il vallesano propone che l'importazione di armi di lieve entità sia punita con una semplice multa. Quali esempi di materiale proibito, Rieder ha citato pistole ad acqua o fionde. La situazione attuale porta a un numero eccessivo di procedimenti che sovraccaricano il sistema giudiziario, ha aggiunto.
Il consigliere federale Beat Jans era contrario alla mozione in quanto lavori in materia sono già in corso: Fedpol sta elaborando una proposta di revisione. Tra le altre cose, si tratterà di meglio definire quali armi finte debbano essere soggette alla legge sulle armi.
Attualmente, se un'arma finta può essere confusa con un'arma da fuoco è soggetta alle stesse condizioni di importazione in Svizzera, come l'obbligo di presentare un'autorizzazione. La modifica prevederebbe che le armi finte vengano considerate potenzialmente confondibili con armi vere solo se uno specialista non è in grado di distinguerle da una vera arma da fuoco a prima vista, ha indicato Jans.
La mozione passa ora all'esame del Consiglio nazionale.