Sì all'abolizione del decreto "Morisoli", l'iniziativa è ricevibile


Luce verde dal Parlamento alla proposta del VPOD
Luce verde dal Parlamento alla proposta del VPOD
BELLINZONA - Via libera (con 72 voti favorevoli e un solo contrario) da parte del Parlamento all’iniziativa "Sì all'abolizione del decreto "Morisoli".
«Così si impediscono ulteriori tagli» - Per il VPOD, abrogare, «con effetto immediato, il decreto legislativo concernente il pareggio del conto economico» entro il 31 dicembre di quest’anno, «con misure di contenimento della spesa e senza riversamento di oneri sui Comuni», servirebbe a impedire «ulteriori tagli nelle case anziani, nelle cure a domicilio, negli ospedali e nelle strutture sociali; per combattere i peggioramenti nella scuola, nella cultura e nella formazione/ricerca universitaria; per frenare il degrado dei servizi fondamentali: giustizia, sicurezza, trasporti pubblici, protezione dell’ambiente, servizi per il cittadino; per far prendere coscienza sui danni dell’attuale politica finanziaria squilibrata».
La genesi - Il Decreto Morisoli era stato concepito dal capogruppo dell'UDC in Parlamento, Sergio Morisoli, e dall'allora granconsigliere, oggi deputato al Nazionale, Paolo Pamini. Il decreto era stato approvato da PLR, LEGA e UDC, cioè la maggioranza del legislativo cantonale, nell'ottobre 2021. Già allora non mancarono le opposizioni da parte del VPOD e della Sinistra, tanto è vero che anche in questo caso era stata intrapresa la via del referendum. Una volta alle urne, i ticinesi lo avevano però approvato: era il 15 maggio 2022 e il 57% si era espresso a favore, nonostante la bassa affluenza alle urne, pari a solo il 38,3%.