Una mozione del Gruppo PS-GISO-FA chiede la creazione anche in Ticino di un servizio specializzato per le persone attratte dai minori.
BELLINZONA - Bisogna fare di più per prevenire gli abusi sessuali sui minorenni. Nello specifico una mozione del Gruppo PS-GISO-FA (primo firmatario Danilo Forini) chiede che a finire (maggiormente) sotto la lente sia «la prevenzione e il trattamento per le persone attratte sessualmente dai minori».
Un aspetto, questo, che in Ticino viene completamente ignorato come precisa un rapporto pubblicato il 9 aprile dall'Ufficio io federale delle assicurazioni sociali (UFAS). «In Ticino e nella Svizzera italiana la situazione è peggiorata dal 2020. Da quanto risulta, manca completamente qualsiasi misura di prevenzione rivolta alle persone attratte sessualmente da minori», si legge nel rapporto riportato «tale e quale» nella mozione.
In effetti nel nostro cantone l'associazione che trattava queste tematiche - io-NO, costituita nel 2019 - è stata sciolta nel 2022 per ragioni economiche. E questo nonostante il servizio fosse sostenuto dall'UFAS (i contributi coprivano al massimo la metà delle spese). «Il Canton Ticino non ha sostenuto e non sostiene questo importante servizio», punta il dito il Gruppo PS-GISO-FA, che richiede al Consiglio di Stato due cose.
Ovvero in primo luogo «creazione con urgenza un servizio specializzato di consulenza e di trattamento», rendendo noto «agli specialisti del settore e alle persone interessate un eventuale servizio già disponibile per le persone attratte sessualmente da minori». In secondo luogo Danilo Forini e co-firmatari chiedono di «consolidare e favorire la diffusione capillare dei programmi di prevenzione primaria contro gli abusi sui minori rivolta a bambini, giovani, genitori e adulti coinvolti già esistenti sul territorio cantonale assicurando che raggiunga tutte e tutti i diretti interessati».