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«Ferrari-Testa? Non ha più competenze in ambito bancario di un qualsiasi ticinese»

Matteo Pronzini e l'MPS attaccano la decisione dei vertici di BancaStato sulla nomina del presidente del CdA. «Mera scelta politica».
Ti-Press (archivio)
Fonte MPS
«Ferrari-Testa? Non ha più competenze in ambito bancario di un qualsiasi ticinese»
Matteo Pronzini e l'MPS attaccano la decisione dei vertici di BancaStato sulla nomina del presidente del CdA. «Mera scelta politica».

BELLINZONA - La nomina alla presidenza di BancaStato di Michela Ferrari-Testa ha fatto storcere più di un naso. Particolarmente critico su questa scelta è il Movimento per il Socialismo (MPS) che oggi ha inviato al Consiglio di Stato l'interpellanza "Tanto bla bla, ma alla spartizione partitica non si rinuncia".

Nel testo - a firma Matteo Pronzini - vengono infatti ferocemente criticate le competenze della neo-eletta, che andrà a sostituire Bernardino Bulla, deceduto lo scorso mese di gennaio.

«Che la signora Michela Ferrari-Testa non abbia più competenze in ambito bancario che qualsiasi altro ticinese medio è un dato di fatto oggettivo», attacca il deputato MPS. Che poi, non contento, rincara la dose.

«Anche la prudente ed ossequiosa RSI, in un suo servizio si è permessa d'affermare: “Tastando il polso a chi opera nel settore emerge in ogni caso l’impressione di una certa leggerezza a livello di conoscenze specifiche dell’attuale CdA. La scelta come presidente della 61enne sembra in ogni caso rispondere anche a logiche partitiche, meno a quella - più teorica che concreta - che dice sempre di volere dei profili tecnici per coprire queste posizioni”».

Insomma per Pronzini si tratta di una mera «scelta politica» che non fa che confermare la «triste pratica della spartizione partitica della direzione delle aziende pubbliche o para-pubbliche» che l’MPS ha sempre denunciato.

Per questo motivo il deputato (insieme al compagno di partito Giuseppe Sergi che ha co-firmato l'interpellanza) chiede al Consiglio di Stato quali siano « le ragioni tecniche e di competenza che hanno fatto propendere il CdA per la nomina alla presidenza della signora Ferrari-Testa e non, ad esempio, del vicepresidente Soncini (che nel frattempo ha dato le dimissioni)». Pronzini domanda poi se il Governo condivida la nomina, chiedendo poi «le effettive esperienze e competenze» maturate in ambito bancario da Ferrari-Testa. Infine Pronzini si chiede se non vi sia il rischio che la FINMA possa non approvare la nomina alla presidenza di Bancastato di Ferrari-Testa.

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COMMENTI
 

teamsabotage 1 mese fa su tio
Pronzini solleva una legittima osservazione ma non perchè sia sbagliato agire così ma perchè loro, per ora, non possono sedere al tavolo del magna magna, quando lo faranno anche loro andrà bene anche a loro questo andazzo.

Diablo 1 mese fa su tio
Risposta a teamsabotage
siede gia al tavolo sindacale il buon Matteo , magna da li lui

Diablo 1 mese fa su tio
Pronzini a parole é un banchiere,economista,architetto,ingegnere, dottore, esperto in tuttologia.....ma é semplicemente un sindacalista che si spaccia per impegnato nel sociale con il portafoglio bello gonfio lavorando per un sindacato il quale ha un patrimonio di circa 800 milioni di franchi tra proprietá immobiliari ed attivita finanziarie tra cui obbligazioni ed azioni ....che é tutto dire.

Pippopeppo 1 mese fa su tio
Per una volta mi trovo d'accodo con MPS, altrimento Luca Soncini non se ne sarebbe andato sbattendo la porta.

tschädere 1 mese fa su tio
eh si signor "MPS " questa e anche la sua politica.
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