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Aumento dell’età pensionabile, i Giovani Leghisti dicono "No"

La linea, secondo il movimento, è chiara: «Tagliare nel sociale a scapito della gente»
tipress (archivio)
Aumento dell’età pensionabile, i Giovani Leghisti dicono "No"
La linea, secondo il movimento, è chiara: «Tagliare nel sociale a scapito della gente»
LUGANO - I Giovani PLR hanno lanciato l’iniziativa "Per una previdenza vecchiaia sicura e sostenibile (Iniziativa sulle pensioni)" con l’obiettivo di aumentare l’età pensionabile a 66 anni sia per le donne che per gli uomini....

LUGANO - I Giovani PLR hanno lanciato l’iniziativa "Per una previdenza vecchiaia sicura e sostenibile (Iniziativa sulle pensioni)" con l’obiettivo di aumentare l’età pensionabile a 66 anni sia per le donne che per gli uomini.

«La linea - secondo i Giovani Leghisti - è chiara: tagliare nel sociale a scapito della nostra gente». «Quando si tratta di regalare miliardi ai paesi esteri i soldi ci sono sempre - incalzano ancora -, quando l’Unione Europea impone, la Svizzera obbedisce. Quando però si vuole aiutare i nostri cittadini, soldi non ce ne sono mai, ora addirittura si vuole risparmiare sulle pensioni».

Per il Giovani Leghisti, insomma, l'aumento a 66 anni dell'età pensionabile è visto come una «mancanza di rispetto per chi lavora tutta una vita in ambienti non facili e ha tutto il diritto di andare in pensione il prima possibile».

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