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CANTONE«La docente di tedesco è adeguata al suo ruolo»

27.02.19 - 16:51
Il Governo risponde all'interrogazione di Massimiliano Robbiani che chiedeva lumi sui richiami inoltrati nei confronti dell'insegnante. Dalle verifiche, tuttavia, non vi è nulla da rimproverarle
TiPress archivio
«La docente di tedesco è adeguata al suo ruolo»
Il Governo risponde all'interrogazione di Massimiliano Robbiani che chiedeva lumi sui richiami inoltrati nei confronti dell'insegnante. Dalle verifiche, tuttavia, non vi è nulla da rimproverarle

BELLINZONA - Non vi è nulla da rimproverare alla docente di tedesco delle scuole medie di Mendrisio e Morbio, finita nell'occhio del ciclone dopo delle segnalazioni inoltrate dai genitori di alcuni alunni che ne mettevano in discussione le capacità professionali.

A mettere un punto a questa vicenda è il Governo, tramite la risposta all'interrogazione inoltrata negli scorsi giorni dal deputato leghista Massimiliano Robbiani. Il Cantone, di fatto, ha stabilito che sotto il profilo didattico non vi è nulla da rimproverare all'insegnante. Governo e Decs, in sostanza, ridimensionano di molto la vicenda.

Richiami, ma nessun ritardo sul programma - Nonostante venga confermato che la professoressa sia «stata richiamata», «nulla di quanto è stato riscontrato permette di dire che l’insegnante non sia adeguata o che le classi siano in ritardo sul programma».

Una risposta, questa, che arriva, sì, in seguito all'atto parlamentare, ma che fa riferimento a una situazione nota «già da tempo» e che ha portato a un'attenta osservazione dell'operato dell'insegnante negli ultimi due anni.

Verifiche puntuali - «A scadenze regolari, su richiesta della sezione, l’esperta di materia e la direttrice di Mendrisio hanno assistito alle lezioni dell‘insegnante, rassegnando puntualmente i loro rapporti; allo stesso modo le verifiche sono continuate nel corrente anno scolastico ad opera dei direttori di Mendrisio e Morbio Inferiore, nonché dell’esperta di materia», fa sapere ancora il CdS. Ciò ha permesso di verificarne la «dimestichezza nell’uso della lingua tedesca» e il «corretto impiego in un linguaggio accessibile a tutti gli alunni», come anche «l'interazione con gli allievi e la conoscenza del referente disciplinare e dei libri di testo in uso».

Il Governo non dimentica di «stigmatizzare la "messa alla berlina" con toni e con una veemenza fuori misura di una persona che svolge il proprio lavoro», fino ad arrivare a chiederne «tramite i media il licenziamento».

La questione del libro - In merito al libro scritto dall'insegnante assieme a un giornalista, e pubblicato alla fine del 2017, il CdS aggiunge che «se qualcuno ritiene di essere stato offeso deve fare valere personalmente questa rimostranza in sede civile o penale contro i suoi autori, senza implicare l’autorità amministrativa, che su questo punto non ha nessuna competenza».

Per quanto riguarda le assenze dell'insegnante queste non sarebbero state dovute a permessi per promuovere la pubblicazione del volume, ma «giustificate da motivazioni previste dalla legislazione sul personale, sia a Mendrisio che a Morbio Inferiore».

Sul sostengo del Decs al libro, infine, il Cantone conclude: «È analogo a quello attribuito a numerose altre pubblicazioni nel quadro dell’aiuto all’editoria in lingua italiana nel nostro Paese».

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