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MENDRISIO«Il Mendrisiotto ha davvero bisogno di un rally?»

03.02.17 - 14:08
«Il Mendrisiotto ha davvero bisogno di un rally?»

MENDRISIO - Dopo dieci anni di assenza, sembra proprio che il Rally del Ticino possa fare ritorno nel Mendrisiotto. Le autorità comunali interessate hanno dato il loro preavviso favorevole allo svolgimento di una tappa della corsa automobilistica tra Balerna, Novazzano e le frazioni chiassesi di Seseglio e Pedrinate. A partecipare alla corsa dovrebbero essere tra gli 80 e i 100 equipaggi che, per evitare di creare disagi agli altri utenti della strada, dovrebbero sfidarsi nelle ore serali. Per concretizzare il progetto restano ora da affinare gli aspetti riguardanti l'allestimento del tracciato di gara e da definire le misure di sicurezza. Manca solo l’autorizzazione da parte del Cantone. E I Verdi del Mendrisiotto sperano «non arrivi mai».

«Le autorità politiche devono per legge attuare ogni misura possibile per permettere ai propri cittadini di vivere in un ambiente salubre e quindi queste autorizzazioni sono una violazione dei doveri legali e costituzionali», scrive Claudia Crivelli Barella per i Verdi, che hanno lanciato un appello al Consiglio di Stato affinché non conceda l'autorizzazione e chiedono coerenza al Governo rispetto ai piani di risanamento dell'aria allestiti ai sensi degli articoli 44a della Legge sulla protezione dell'ambiente (LPAmb) e 31 dell'Ordinanza contro l'inquinamento atmosferico (OIAt).

«Riteniamo che sia tempo di smettere di sottovalutare un problema grave per la salute della cittadinanza di questo Cantone - prosegue la deputata -. Nel Piano di risanamento dell’aria 2007-2016 viene stabilito per tutto il territorio cantonale un numero massimo di manifestazioni motoristiche sull’arco di un anno. Anche le manifestazioni aeree sono sottoposte a contingentamento». «In un periodo nel quale la qualità e lo stato dell’aria hanno evidenziato la loro fragilità e la preoccupazione mostrata da tutti i cittadini e le cittadine, i medici e le autorità cantonali, chiediamo dunque al lodevole Consiglio di Sato se intenda, come speriamo, negare l’autorizzazione a questo rally, in un quadro di seria preoccupazione e di interventi mirati per la sensibilizzazione e per la salvaguardia della salute degli abitanti e delle abitanti della regione più a sud del Cantone».

 

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