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BELLINZONA

Prese a sberle un passeggero: confermata la condanna dell'agente della Polfer

Il 36enne ticinese è stato riconosciuto colpevole di abuso di autorità e lesioni semplici.
Tipress (simbolica)
Prese a sberle un passeggero: confermata la condanna dell'agente della Polfer
Il 36enne ticinese è stato riconosciuto colpevole di abuso di autorità e lesioni semplici.

BELLINZONA - Sì, il 30 maggio 2023 alla stazione di Bellinzona volarono sberle. È quanto ha confermato la Corte d'appello del Tribunale penale federale condannando un 36enne ticinese agente della polizia ferroviaria per abuso di autorità e lesioni semplici.

L'uomo era stato denunciato per avere colpito al volto, con almeno quattro sberle, il passeggero di un treno. L'episodio si era verificato nell'ambito di un controllo, tra il marciapiede di un binario e l'Ufficio della polizia dei trasporti.

Lo scorso marzo, lo ricordiamo, il 36enne era stato condannato in primo grado a una pena pecuniaria di 10'500 franchi sospesa con la condizionale. L'agente ha però sempre negato qualsiasi violenza, affermando che il giovane passeggero si sarebbe inventato tutto. Alla sentenza di primo grado era quindi seguito il ricorso.

Oggi la Corte d'appello ha però rinnovato la condanna, anche se la pena risulta leggermente ridotta. Per l'uomo è infatti stata ordinata una pena pecuniaria di 8'400 franchi sospesa con la condizionale per un periodo di prova di due anni.

L'agente dovrà anche farsi carico delle spese legali della vittima, per un totale di quasi 13mila franchi, nonché delle spese di istruzione e procedurali.

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