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Grigliata tra "patrioti" in Ticino, vengono presi a bastonate

La rissa è scattata sabato scorso, a Faido. Diversi i feriti. La polizia conferma la lite e l'inchiesta in corso
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Grigliata tra "patrioti" in Ticino, vengono presi a bastonate
La rissa è scattata sabato scorso, a Faido. Diversi i feriti. La polizia conferma la lite e l'inchiesta in corso

FAIDO - Si chiama Andrea Ballarati, ed è un giovane comasco organizzatore del discusso Remigration Summit, movimento identitario di ultradestra che prevede la pulizia etnica attraverso la deportazione di massa o il rimpatrio volontario di immigrati non bianchi e dei loro discendenti.

Di recente (due giorni fa) è apparso in un video - maglietta di Azione Cultura Tradizione (comunità militante identitaria tradizionalista) e ferita sul volto - per denunciare un pestaggio subito in Ticino. Qui, stando a quanto racconta, era venuto per incontrarsi con «un gruppo patriottico ticinese, Ticino Vivo», per un «tranquillo raduno a base di barbecue in un paesino ticinese». L'evento, stando al Ballarati, si è svolto in un punto panoramico sul fiume, spesso frequentato dalle famiglie.

«Improvvisamente, senza preavviso», il gruppetto di destra sarebbe stato attaccato da «circa 20 estremisti mascherati di estrema sinistra, tutti armati di bastoni». «Nonostante il carattere estremista e codardo dell'attentato, avvenuto mentre il gruppo era disperso e distratto, i patrioti hanno resistito, si sono difesi, hanno protetto le donne, e sono riusciti a fermare uno degli aggressori, consegnato alle forze dell'ordine. Alcuni dei patrioti hanno riportato ferite durante il processo», segnala il comasco sui suoi canali social, con questa enfasi narrativa dal sapore "vintage".

In chiusura, Ballarati ha voluto rimarcare i concetti cari al suo gruppo: «Non ci lasceremo intimidire da simili atti di violenza. Al contrario, non fanno altro che rafforzarci la determinazione di continuare a lottare per ciò che riteniamo giusto. La questione pressante del nostro tempo — la migrazione di massa in Europa — va affrontata e continuiamo a impegnarci sulla via della migrazione come soluzione».

Tralasciando i contenuti politico-identitari di queste dichiarazioni, abbiamo contattato la Polizia per avere conferma della vicenda, che scopriamo essersi consumata poco prima delle 14:30 a Faido. «Stando alle prime ricostruzioni, alcune persone che si trovavano nei pressi della cascata Piumogna sono state avvicinate da un secondo gruppo. Per cause che spetterà all’inchiesta stabilire, è scoppiata una lite con vie di fatto. Alcuni dei contendenti hanno riportato ferite che hanno necessitato una visita al Pronto soccorso per le cure del caso», ci viene fatto sapere.

Accertamenti sono attualmente in corso per ricostruire la dinamica dei fatti e definire le responsabilità di quanto avvenuto.

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