6'500 persone per ChiassoLetteraria e i suoi «bagliori di misericordia»


La 19esima edizione che si è svolta nel fine settimana si è caratterizzata per «l'attenzione posta alla difesa dei diritti umani»
La 19esima edizione che si è svolta nel fine settimana si è caratterizzata per «l'attenzione posta alla difesa dei diritti umani»
CHIASSO - Si è svolta nel fine settimana la 19esima edizione di ChiassoLetteraria che, tra ospiti importanti, opere teatrali, Book Club, incontri con giovani editori e scuole, ha riscosso grande successo, attirando 6'500 persone in cinque giorni.
Si è svolta su diverse location e il filo conduttore dell'edizione è stato, a detta del coordinatore Marco Galli, «l'attenzione posta alla difesa dei diritti umani e alla vicinanza con le persone maltrattate dalla storia o da politiche prevaricanti», che ha lasciato «trasparire bagliori se non di speranza perlomeno di misericordia. Ogni autrice e autore ha portato il suo seme di umanità».
Il titolo scelto era emblematico: "Cerco un paese innocente" e il festival, nel suo solco, ha riunito, una trentina di autori e di autrici da varie parti del mondo, tra cui Katerina Gordeeva per l’inaugurazione del Festival, Adania Shibli, Joan Kalman Stefánsson, oltre a Noé Albergati, Fabiano Alborghetti, Joaquim Arena, Tatiana Crivelli, Sarah Jollien-Fardel, Rebecca Gisler, Domenico Lucchini, Federica Manzon, Aram Mattioli, Silvio Soldini, Wu Ming 4, X Schneeberger e Gabriella Zalapì.
Significativo e molto apprezzato è stato il dialogo fra Luca Casarini e Christian Marazzi. Nel centenario di Ernesto Schick è stato presentato il percorso poetico-filosofico Flora ferroviaria, che ha esplorato la rivincita della natura nell’area della stazione di Chiasso, con l'intervento dei poeti Fabio Pusterla e Alberto Nessi, l’introduzione della fitoterapista e botanica Antonella Borsari e le parole del filosofo Mosè Cometta, in collaborazione con Espérance ACTI. Sempre attorno alla stazione è ruotata anche l'opera teatrale, prodotta da La Syndrome, ChiassoLetteraria e Musica nel Mendrisiotto, L’IVA DI DIO – Messa per uno scalo merci, snodata tra i magazzini di diverse società chiassesi (HUPAC, FFS, Cippà, Spedicar e Crivelli di Chiasso).
Presenti anche la talentuosa Beatrice Salvioni e Julia Armfield, mentre Giorgia Tolfo ha dialogato con Vincenzo Latronico. L’immancabile appuntamento della “carta bianca” a Fabio Pusterla ha coinvolto Azzurra D’Agostino e Nikola Madzir.