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«Si sono staccati dieci metri cubi di materiale». Gli sfollati non rientreranno a casa stanotte

Il coordinatore forestale cantonale: «Non sono esclusi altri distaccamenti»
«Si sono staccati dieci metri cubi di materiale». Gli sfollati non rientreranno a casa stanotte
Ti Press
«Si sono staccati dieci metri cubi di materiale». Gli sfollati non rientreranno a casa stanotte
Il coordinatore forestale cantonale: «Non sono esclusi altri distaccamenti»
POLLEGIO - La frana di Pollegio è sotto stretta osservazione. A confermarlo a tio.ch è Mattia Soldati, coordinatore della Sezione forestale del Cantone Ticino. Questa mattina, dopo l'evento verificatosi tra le 10.30 e le 11, sono iniziati immediata...

POLLEGIO - La frana di Pollegio è sotto stretta osservazione. A confermarlo a tio.ch è Mattia Soldati, coordinatore della Sezione forestale del Cantone Ticino. Questa mattina, dopo l'evento verificatosi tra le 10.30 e le 11, sono iniziati immediatamente i rilevamenti tramite un sorvolo dell'area. «Per noi era importante per capire come procedere», spiega.

Individuata la zona di distacco: «Sono circa dieci i metri cubi di materiale staccatisi dalla cima della parete e che si sono fermati fino a circa 400 metri sopra al paese. Malgrado sia pulita, sono presenti dei massi ritenuti instabili. Ci stiamo organizzando per metterli in sicurezza e per eliminare il pericolo che ancora incombe sopra le case».

Non è escluso che qualche masso possa ancora staccarsi dunque. Intanto «si sta valutando fino a dove imporre il limite di evacuazione. Tra poco faremo un sopralluogo con un'impresa specializzata».

E per quanto concerne le cause: «Sono difficili da determinare - sottolinea Soldati -. Si tratta di un'enorme parete rocciosa che, ogni tanto e per natura, è soggetta a degli scoscendimenti. In questo periodo dell'anno si osserva una maggiore attività di crolli, ma altrimenti le cause sono veramente difficili da determinare».

La zona interessata dalla frana è quella di via alle Vigne, nota per essere soggetta a un forte pericolo di caduta massi. Lo scorso autunno il Municipio aveva inviato una lettera ai cittadini invitandoli a osservare scrupolosamente alcune raccomandazioni. Come ci ha spiegato il sindaco Igor Righini: «L'avviso riguardava la zona rossa di quest'area e quella attigua, oltre al canale di via alle Vigne di carattere abitativo. È una zona di pericolo, seppur non rossa». Nel 2016 si era staccata una frana sempre nella stessa zona e fango e detriti avevano reso inagibile la scuola dell'infanzia, struttura che era stata poi demolita. Da allora i bambini frequentano l'istituto di Biasca.

Secondo quanto riferito dalla Polizia cantonale non si segnalano feriti, ma danni materiali ad alcune abitazioni e vetture parcheggiate. «A titolo precauzionale sono state evacuate una decina di persone residenti nelle vicinanze del franamento». I tratti di strada interessati dallo scoscendimento sono stati chiusi e lo saranno fino a nuovo avviso.

Gli abitanti, lo riporta La Regione, dovranno pazientare almeno fino a domani. Potranno, infatti, rientrare nelle loro case solo quando la Sezione forestale appurerà nel dettaglio la situazione in quota tramite una ditta specializzata.

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