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Arriva Paulina, la furia che bucherà il Gottardo: il video

Primo colpo di fresa per il secondo tubo autostradale. Da adesso si inizia davvero a fare sul serio nell'ottica del raddoppio del tunnel.
Arriva Paulina, la furia che bucherà il Gottardo: il video
Davide Giordano tio/20min
Politici e tecnici festeggiano Paulina.
Arriva Paulina, la furia che bucherà il Gottardo: il video
Primo colpo di fresa per il secondo tubo autostradale. Da adesso si inizia davvero a fare sul serio nell'ottica del raddoppio del tunnel.

AIROLO - Si chiama Paulina. E ad Airolo è la grande protagonista del giorno. È la macchina che darà il via ai lavori di fresatura per la costruzione del secondo tubo autostradale del Gottardo. «Paulina è anche il nome di mia moglie», fa notare orgoglioso Martin Herrenknecht, ideatore della fresa. 

Davide Giordano tio/20minMartin Herrenknecht, "padre" di Paulina.

Le dimensioni – Paulina, colosso prodotto in Germania, lungo 150 metri e con una testa di perforazione che ha un diametro di 12,3 metri, è stata benedetta dal parroco di Airolo e presentata nella mattinata di oggi, venerdì.

Davide Giordano tio/20minPolitici e tecnici festeggiano Paulina.

«Momento storico» – Tra i pochi ad avere avuto il privilegio di vederla fisicamente c'è il presidente del consiglio di Stato ticinese Christian Vitta che la definisce così: «È bella ed efficiente. Questo è un momento storico per la Svizzera».

«Scaverà 20 metri al giorno» – Al suo fianco c'è anche il consigliere federale Albert Rösti. Entusiasta. «Sono felice – ammette –. È una fresa che permetterà di scavare circa 20 metri al giorno. Dopo cinque anni di preparazione, i lavori ora procederanno spediti. L'ultimo diaframma dovrebbe cadere nel 2027».

Davide Giordano tio/20minIl consigliere federale Albert Rösti.

70 metri tra i due tunnel – Il secondo tubo correrà parallelo a quello già esistente. Tra i due ci sarà una distanza di circa 70 metri. A coordinare i lavori sul fronte ticinese, suddivisi in diversi lotti, è la filiale di Bellinzona dell'Ufficio federale delle strade (USTRA).

«Mai vista una fresa simile in Ticino» – «Sta per iniziare la fase più importante dei lavori per il secondo tubo – dice Matteo Genini, ingegnere dell'USTRA –. Scaveremo da Airolo verso nord per otto chilometri con la fresa più grande che il Ticino abbia mai visto».

Davide Giordano tio/20minMatteo Genini, ingegnere USTRA.

L'incontro – Poi Paulina, tra qualche anno, si incontrerà con la fresa che arriva da Göschenen (Uri), più o meno a metà galleria. La fresa di Göschenen è stata presentata sempre nella giornata di oggi al portale nord del tunnel.  

Davide Giordano tio/20minL'inizio del secondo tubo.

Cosa succede dopo il 2030? – Gli specialisti sono chiari: l'obiettivo è di avere il secondo tubo pronto per il 2030. «A quel punto chiuderemo quello attuale per sottoporlo a un risanamento – ricorda Udo Oppliger, capo progetto –. Ne ha bisogno, è stato aperto nel lontano 1980. Dal 2035 in poi avremo la circolazione effettiva e completa lungo i due tubi: uno che va verso nord e l'altro verso sud. Ne beneficerà anche la sicurezza ovviamente».

Davide Giordano tio/20minUdo Oppliger, capo progetto.

La poesia del fotografo – Ad Airolo incontriamo Nicola Demaldi, fotografo ufficiale del cantiere. «Vivere questi momenti è affascinante – afferma poeticamente –. Vedi delle cose davvero emozionanti». Intanto si sente un rumore. Paulina si è messa al lavoro. Il primo colpo di fresa è realtà.

Davide Giordano tio/20minNicola Demaldi, fotografo ufficiale del cantiere.

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COMMENTI
 

Flet 1 mese fa su tio
È ora di mettere un pedaggio! Sveglia!!

Castore 1 mese fa su tio
Risposta a Flet
A Berna dormono....langsam....zzzzzzzz

Hellwetic 1 mese fa su tio
..ma, non avete chiamato Renzi?

F/A-19 1 mese fa su tio
Vorrà dire che tutto il traffico che arriva da nord verso sud non verrà più rallentato ad Airolo, tutto si intaserà a Lugano nord/sud e la colonna arriverà al Ceneri e magari anche oltre. Ticino sempre più invivibile.

blocknotes 1 mese fa su tio
E' la cugina di Jake?

Yoebar 1 mese fa su tio
Ne beneficerà forse la sicurezza, ma che ne beneficerà sicuramente è il traffico europeo delle merci e l’aumento dell’inquinamento che toccherà a noi pagare. Ci vuole un casello e basta, i tal modo verrebbe tutto autofinanziato.

Castore 1 mese fa su tio
Risposta a Yoebar
Semplice, chi dimostra di passare la notte in una struttura Svizzera e consuma, lasciando soldi, viene esentato da pagare un pedaggio, altrimenti si paga come in tutti gli altri tunnel che attraversano le Alpi. (vedi Frejus, Monte Bianco) e non paghi poco!!! Caselli e autostrade italiane a parte. BASTA VOLERLO!!

Yoebar 1 mese fa su tio
Risposta a Castore
Non è così semplice farlo capire agl in……….enti di Berna.
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