Conclusa davanti al Tribunale di Como un'indagine avviata a cavallo del confine fra il 2013 e il 2014.
COMO/ MENDRISIO - Dalla vicina Como partivano le spedizioni delle sostanze stupefacenti, marijuana ed eroina, in gran parte destinate a passare il confine per concentrarsi a Mendrisio e poi partire alla volta di Zurigo.
Nei giorni scorsi, si è chiusa davanti al tribunale di Como un’indagine avviata a cavallo del confine tra il 2013 e il 2014. L’inchiesta, che aveva coinvolto 16 cittadini di origine albanesi in gran parte residenti nel Comasco, è terminata di fronte al Gup con 10 patteggiamenti per pene che vanno da un minimo di un anno in continuazione, fino a 5 anni.
Lo riporta La Provincia. La città italiana era lo snodo centrale di tutto: lì arrivava la droga e, sempre da Como, partiva la “merce”. Inoltre, nella città lariana venivano presi gli accordi sugli scambi e i prezzi da saldare.
I quantitativi erano enormi: potevano arrivare a quasi 200 chili per la marijuana e oltre sei chili per l’eroina. I pagamenti erano spesso a cinque zeri, sia in franchi sia in euro. Stando a quanto ricostruito dall'indagine, in più di un'occasione, dopo la consegna della droga effettuata in Svizzera, a Mendrisio venivano cambiati i soldi, da franchi a euro.
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Pene ridicole!