Cerca e trova immobili
MASSAGNO

Sberle e denunce tra mamme al parchetto

Per diverbi legati al comportamento dei figli, compagni di giochi, due madri di Massagno sono arrivate a denunciarne una terza al Ministero Pubblico. «Situazione insostenibile»
depositphoto
Sberle e denunce tra mamme al parchetto
Per diverbi legati al comportamento dei figli, compagni di giochi, due madri di Massagno sono arrivate a denunciarne una terza al Ministero Pubblico. «Situazione insostenibile»
MASSAGNO - Insulti, turpiloquio, lanci di sassi e sberle. A volte i parchi giochi pubblici si trasformano in veri e propri ring. Quello di Massagno, in via Guisan, di recente è stato teatro di incontri tutt'altro che edificanti tra alcune...

MASSAGNO - Insulti, turpiloquio, lanci di sassi e sberle. A volte i parchi giochi pubblici si trasformano in veri e propri ring. Quello di Massagno, in via Guisan, di recente è stato teatro di incontri tutt'altro che edificanti tra alcune mamme del vicinato.

«La situazione è semplicemente insostenibile» lamenta una donna che, a giugno, sarebbe stata «oggetto di insulti e minacce» da parte di un'altra mamma, frequentatrice dello stesso parco. «È arrivata ad aizzare contro di me i suoi bambini, che mi hanno lanciato dei sassi». Una pattuglia della Polizia comunale era dovuta intervenire per calmare gli animi.

Ma i diverbi – originati, pare, dal comportamento dei rispettivi figli – non si sono fermati e venerdì scorso la tensione è esplosa di nuovo: durante una festa all'aperto organizzata dalle Scuole elementari, due mamme sono arrivate addirittura alle mani. Anche qui è dovuta intervenire la polizia. Dal parchetto la vicenda è così approdata al Ministero pubblico, con rispettive denunce per ingiurie e vie di fatto. 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE