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CAPOLAGO Tabulati telefonici, il giallo del "gigante buono" si infittisce

30.05.19 - 18:33
La trasmissione "Chi l'ha visto?" ha cercato di contattare gli ultimi numeri chiamati col suo cellulare. Americo avrebbe cercato anche di recuperare 2'000 euro poco prima di sparire
Tabulati telefonici, il giallo del "gigante buono" si infittisce
La trasmissione "Chi l'ha visto?" ha cercato di contattare gli ultimi numeri chiamati col suo cellulare. Americo avrebbe cercato anche di recuperare 2'000 euro poco prima di sparire

CAPOLAGO - Emergono nuovi dettagli sui giorni precedenti la scomparsa di Americo Aldrovandi. Il 35enne svizzero aveva fatto perdere le proprie tracce il 20 marzo 2019, quando aveva lasciato il suo domicilio di Capolago.

Mercoledì sera la trasmissione “Chi l’ha visto?” ha ipotizzato che Americo potesse avere avuto una vita parallela, e che fosse stato messo a capo di una società fiduciaria, per poi essere truffato.

La trasmissione ha cercato di contattare gli ultimi numeri di telefono apparsi sui tabulati, recuperati dalla zia. Alcune persone non hanno proprio risposto, mentre altri hanno dichiarato di non conoscerlo. E nessuno dei contatti sembrava essere preoccupato per la sorte di Americo.

Recupero crediti - Tre settimane prima della scomparsa, Americo ha incontrato un “mediatore” che si occupa di recupero crediti. Sentito da “Chi l’ha visto?”, ha raccontato che Americo voleva riavere 2’000 euro, che aveva prestato ad un ragazzo. I soldi non verranno però mai recuperati. Il mediatore non ha però voluto aggiungere altro.

Coinquilini - Un altro fatto poco chiaro è chi si trovava a casa di Americo nei giorni precedenti la sua scomparsa. Sembrerebbe che nell’abitazione ci fosse anche un ragazzo giovane italiano, ma sarebbe stata solo una questione di pochi giorni. Stando alle sue dichiarazioni, ci sarebbe stato però anche un altro ragazzo americano in casa.

La zia avrebbe visto il nipote per l’ultima volta il 13 di marzo. Ma Americo non l’avrebbe fatta entrare in casa. E il motivo non è noto. Nei giorni successivi il 35enne leggerà i messaggi della zia, ma non le risponderà.

Il 20 marzo qualcuno invece ha risposto ad un messaggio inviato al telefono di Americo (vedi correlato). Si definisce un collega, e dice di non sapere quando il 35enne farà ritorno.

Il 23 marzo un amico riceve due telefonate dal “collega” di Americo, ma è impossibile rintracciarlo. Dai tabulati emerge anche che il cellulare di Americo, che molto probabilmente non è ormai più nelle sue mani, chiama anche un numero italiano. L’intestatario è però un certo Fittizio Fittizi. E anche lui non risponde.

Insomma, i tabulati telefonici invece di chiarire la situazione, sembrano ingarbugliarla ancora di più.  

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