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CANTONE / ITALIALa "sexy autostoppista" ticinese è di nuovo in attività. In Liguria 

04.01.19 - 16:36
Il racconto di una donna vittima del raggiro: «L'ho conosciuta in ospedale. Poi si è rifatta viva per chiedermi dei soldi. Così sono venuta a sapere della sua condanna e dei suoi problemi»
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La "sexy autostoppista" ticinese è di nuovo in attività. In Liguria 
Il racconto di una donna vittima del raggiro: «L'ho conosciuta in ospedale. Poi si è rifatta viva per chiedermi dei soldi. Così sono venuta a sapere della sua condanna e dei suoi problemi»

LUGANO - Era diventata l'incubo di chi percorreva la statale Briantea - che collega Varese a Bergamo, via Como - a Malnate, in provincia di Varese. La "sexy autostoppista" ticinese, come era stata soprannominata, raggirava gli automobilisti vestendosi in modo provocante, facendosi caricare in auto in piena notte per poi chiedere soldi per i presunti figli malati o bisognosi di farmaci.

Ad incastrarla erano però stati i due tatuaggi sulle braccia con i nomi dei suoi figli. Processata per direttissima in tribunale a Como, con l’accusa di furto con destrezza, nel 2015 aveva patteggiato una condanna a 6 mesi di reclusione, oltre al pagamento di una sanzione da 200 euro.

"Nuova vita" in Liguria - A distanza di ormai 4 anni la trentenne sarebbe tornata a far parlare di sé. A diversi chilometri di distanza. A raccontarci della sua nuova vita (molto simile a quella vecchia) è D.* una mamma ligure che ha avuto la disavventura di incontrarla. «L'ho conosciuta in ospedale nel maggio del 2017. Eravamo due mamme con la pancia. Abbiamo iniziato a chiacchierare. Ci siamo scambiate i contatti».

La conoscenza prosegue grazie ai social network. Ma resta superficiale e saltuaria. Fino a quando la trentenne si fa viva improvvisamente. «Me la trovo in negozio, ho una macelleria. Mi dice di aver tamponato un'auto e di aver ricevuto una multa da 270 euro. Afferma di non avere la cifra intera, ma di dover pagare immediatamente, pena, altrimenti, il ritiro del veicolo. Afferma anche di avere i figli malati a casa e di dover tornare in fretta. La aiuto».

Con 70 euro in mano la 30enne sparisce. E non si fa più viva. «Ho provato a contattarla più volte. Non mi ha più risposto. Le ho lasciato qualche commento acido su Facebook». Proprio questi commenti fanno sì che D. scopra di più sulla presunta amica. «Mi contatta quella che dovrebbe essere la nuova compagna dell'ex di questa donna, che vive in Svizzera. Scopro così della condanna per truffa, del fatto che due figli sono affidati al padre e altri due, avuti in seguito, sono in una casa famiglia. Lei, intanto, è nuovamente incinta».

Stessa modalità, stesso nome - Una donna con lo stesso nome della 30enne, nel frattempo, inizia a comparire sulle cronache locali. Un'autostoppista sexy da qualche mese ha iniziato a colpire nelle zone tra Savona, Albenga e Erli. Il copione è sempre lo stesso. «Mio figlio è malato, mi serve un passaggio e ho bisogno dei soldi per acquistare le medicine». Questa la frase usata per ottenere denaro da chi incontra per strada. 

«Temo che abbia problemi di droga», afferma D. «Ciò non toglie che vada fermata. È di nuovo incinta e non è nemmeno in grado di provvedere a sé stessa». 


*nome noto alla redazione

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