Una foto su facebook si trasforma in rissa
Una foto su facebook si trasforma in rissa Il comico Giovanni Vernia posta sul social network una fotografia di uno scontrino al bar Olimpia: cappuccio, acqua e succo di pera per 15 franchi. Italiani scandalizzati... e i ticinesi ribattono
Il comico Giovanni Vernia posta sul social network una fotografia di uno scontrino al bar Olimpia: cappuccio, acqua e succo di pera per 15 franchi. Italiani scandalizzati... e i ticinesi ribattono
LUGANO - Si è scatenata la bagarre su facebook. Artefice dello "scontro" virtuale è il comico genovese Giovanni Vernia che, ieri sera, ha dato spettacolo al palazzo dei Congressi di Lugano. Vernia non ha mancato, sulla sua pagina facebook di ringraziare coloro che sono accorsi nella città sul Ceresio per assistere al suo show: "Bellissimo pubblico ieri sera a Lugano! Grazie! Avrò un ricordo stupendo e questo non lo dimenticherò mai...".
Vernia ringraziando il suo pubblico posta una fotografia scattata al bar Olimpia, storico ritrovo pubblico nel cuore di Lugano, ubicato nel palazzo che ospita il Comune, nella centralissima piazza Riforma. Ebbene, per un cappuccino, un acqua minerale e un succo di pera, il comico genovese ha pagato 14 franchi e 60, in euro 12,17. Vernia lascia sul tavolo 12 euro e 20. La mancia non è delle più generose: tre centesimi.
A parte la battuta, non è la mancia a sollevare il polverone. Sulla bacheca sono stati pubblicati centinaia di commenti di incredulità e di sgomento da parte di molti internauti italiani per i prezzi adottati dal bar, giudicati altissimi. E non sono mancati gli interventi dei ticinesi, che hanno cercato di spiegare che il costo della vita è più alto in Svizzera rispetto all'Italia e che l'Olimpia è un bar nel pieno centro cittadino.
A destare qualche interrogativo sono gli insulti tra diversi utenti che squalificano l'intera discussione, legittima e sempre di attualità, sui prezzi e sul costo della vita al di qua e al di là della frontiera.
Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!