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«Se abbiamo paura? Siamo umani anche noi, ma quando inizia lo spettacolo...»

Parola di Svyatoslav Rasshivkin, 24 anni, acrobata per il Circo Knie nella nuova tournée che resterà ad Agno fino al 7 dicembre.
Anna Stuppia
«Se abbiamo paura? Siamo umani anche noi, ma quando inizia lo spettacolo...»
Parola di Svyatoslav Rasshivkin, 24 anni, acrobata per il Circo Knie nella nuova tournée che resterà ad Agno fino al 7 dicembre.

AGNO - «Avevo circa 5 o 6 anni quando sono andato da mio nonno e gli ho detto: “Voglio fare l'acrobata”, in fin dei conti a tutti i bambini piace volare, no?», 18 anni dopo le evoluzioni aeree del (comunque giovanissimo) Svyatoslav Rasshivkin sono uno dei numeri più apprezzati della nuova tournée del Circo Knie: «Effettivamente è qualcosa di mai visto prima, un insieme di acrobazie, luci ed elementi digitali», ci racconta.

Come si struttura uno spettacolo come questo, da dove nasce l'idea e come si combinano i diversi elementi?
«È stato un lavoro lungo riuscire a incastrare i vari elementi per ottenere il miglior effetto possibile, non lo nascondo, il risultato però è davvero spettacolare. Non che io me ne accorga mentre lo faccio, sono concentrato su altro (ride) ma ho visto i video e sentito quello che ne dice la gente, e quello che mi hanno raccontato amici e familiari. È proprio qualcosa di speciale. Per quanto riguarda la realizzazione e la visione artistica nel suo insieme, invece, c'è un team che si occupa delle luci sotto la direzione di Geraldine (Knie, ndr.). Un aspetto fondamentale, inoltre, è che i giochi di luci non finiscano per “mettersi in mezzo” e rendano più complicato il mio lavoro».

Sei giovanissimo, eppure sei già praticamente un veterano del circo e delle acrobazie aeree. Com'è scoccata la scintilla?
«Sono cresciuto in una famiglia di circensi - mamma, papà ma anche i nonni - mi sono allenato con loro, ho girato il mondo con loro, da quando ne ho memoria. Un collega e amico di famiglia faceva l'acrobata e ricordo che mi colpì moltissimo, sembrava davvero fico (ride). I miei familiari hanno deciso di assecondare questa mia infatuazione e io ho iniziato ad allenarmi. Ci è voluto davvero tantissimo impegno ma, alla fine, le cose sono andate per il verso giusto e posso dire che amo quello che sto facendo, e che ho la fortuna di poter fare».

Spesso e volentieri la gente non si rende conto di quanto lavoro ci sia dietro a una performance come la tua, com'è la tua giornata tipo?
«Forse fa un po' sorridere ma direi... che è una giornata “normale”? (ride). Di sicuro mi alleno, se ho uno spettacolo la sera non troppo duramente per preservare un po' di energie. Poi magari cucino qualcosa per cena e invito degli amici nella mia roulotte oppure si va a visitare le città che ci ospitano, come Lugano che è davvero bellissima! Diciamo che provo a trarre il massimo da questa esperienza. Poi ci sono anche le giornate “piene”, quelle con diversi spettacoli in cui praticamente non lasci il tendone e non riesci nemmeno a toglierti il trucco di dosso... magari ti arrangi mangiucchiando qualcosa, poi fai riscaldamento e... via!».

Quando si parla di acrobati circensi proverbialmente si pensa a persone spericolate e senza paura. È davvero così? Avete mai paura?

«Penso che da sempre il circo e gli spettacoli che si svolgono sotto al tendone siano in qualche modo associati alla paura perché i circensi, in effetti, ogni giorno rischiano la vita. Se ci pensiamo? Semplicemente non possiamo permettercelo, perché dovremmo soffermarci sul pericolo che corriamo? Diciamo che ci si abitua e quando ci si esibisce ci si concentra sul momento, sulla performance. Poi qualche volta può capitare che senti la notizia di un collega, o di una collega, che è caduto o caduta e si è fatto o fatta male e l'idea si insinua nella tua mente: “Ehi, ma allora sto facendo qualcosa di davvero pericoloso...” ma non puoi permetterti che prenda il sopravvento. In fin dei conti siamo umani, anche io ho paura delle altezze! Ma quando inizia lo spettacolo, come per magia, tutto svanisce».

Il circo Knie resterà ad Agno fino al 7 dicembre, con spettacoli il 5 dicembre (ore 20), il 6 dicembre (13:30, 17, 20) e il 7 dicembre (10:30, 14:30)

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