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La stangata di cui nessuno parla: «Più di 2'000 fr. per l'assicurazione auto? È insostenibile»

C'è un altro premio che aumenta anno dopo anno, solo che è molto più complicato da calcolare. Una brutta sorpresa natalizia che, ad alcuni, potrebbe proprio guastare le Feste.
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La stangata di cui nessuno parla: «Più di 2'000 fr. per l'assicurazione auto? È insostenibile»
C'è un altro premio che aumenta anno dopo anno, solo che è molto più complicato da calcolare. Una brutta sorpresa natalizia che, ad alcuni, potrebbe proprio guastare le Feste.

SAVOSA - È di nuovo dicembre, un mese che non porta solo belle sorprese. Lo sa chi, come tanti in Ticino, ha trovato nella sua buca delle lettere una bolletta dal notevole potenziale guastafeste.

Si tratta, andiamo dritti al sodo, del bollettino di pagamento per l'assicurazione auto che per il 2026 - è già stato annunciato - sarà nuovamente nel segno del rialzo.

Una spirale verso l'alto, quello delle assicurazioni per i veicoli, che è però più nebulosa da inquadrare rispetto (per esempio) a quello delle casse malati. L'entità del rincaro, però, è spesso analoga (per percentuale) con totali che arrivano facilmente a intaccare in maniera non trascurabile la tanto agognata 13esima.

Ma perché è così difficile da identificare e da stimare? Uno dei motivi è che non tutti gli assicuratori al momento di emettere fattura esplicitano il rincaro, comunicando esclusivamente il totale da pagare. Per molti questo è sufficiente perché non si capisca l'entità dello stesso: «Ah, ma anche l'anno scorso era così tanto?», ci si chiede, e poi si procede a pagare senza nemmeno controllare poi troppo. Anche se spesso proprio di spiccioli non si tratta.

Altro elemento importante è legato alla grande quantità di variabili di ogni polizza e premio, dalla tipologia di contratto passando per quella di veicolo fino ad arrivare all'età effettiva della vettura. Un ventaglio di differenzianti tanto vasto da mettere in difficoltà, se così si può dire, anche gli esperti di Comparis.

«Ma che senso ha fare un contratto se le tariffe possono essere alzate ogni anno a piacimento?», si lamenta di pancia con tio.ch il lettore J. che aprendo la busta inviata dalla sua assicurazione si è trovato davanti a un rincaro «insostenibile» rispetto alle cifre pattuite all'inizio, ovvero 5 anni fa arrivando a raggiungere un dolorosissimo +20%. «Avevo contattato a ottobre l'assicurazione per sapere se ci sarebbero stati aumenti per il 2026 ma mi hanno risposto di no», aggiunge amareggiato, «la cassa malati, gli affitti alti e poi questo mentre lo stipendio resta quello che è...»

«Per il 2026 gli assicuratori non hanno fornito cifre precise, sulla base di colloqui informali stimerei un aumento medio attorno al 5%», ci spiega Harry Büsser di Comparis, «tuttavia, l’aumento non colpirà tutti allo stesso modo, bensì varierà molto a seconda del veicolo e anche del profilo di guida. Poiché le riparazioni dei veicoli più recenti sono più costose, è probabile che proprio per questi modelli i premi aumentino maggiormente. Inoltre, i premi per la casco totale tenderanno a crescere più delle sole assicurazioni di responsabilità civile, perché in queste ultime si accumulano meno costi di riparazione».

Sempre secondo Büsser, il motivo è da ricercare nei costi di riparazione che sono semplicemente esplosi, complici le componenti sempre più costose delle automobili. In soldoni: «Più un veicolo è nuovo e tecnologicamente complesso, più costoso risulta un danno – e più spesso servono interventi tecnici complessi». E tutto questo ha un prezzo.

Per giustificare i ritocchi verso l'alto, le compagnie assicurative puntano il dito contro il rincaro: «Nel caso dell’assicurazione veicoli a motore, l’inflazione ha causato un aumento dei nostri oneri per sinistri a causa dei maggiori costi per le riparazioni e per i pezzi di ricambio. Alla Mobiliare, nel calcolo dei premi teniamo conto di questo fenomeno insieme ad altri fattori», ci spiega la Mobiliare.

Le fa eco Zurich: «I costi per pezzi di ricambio, materiali e manodopera in officina sono aumentati notevolmente e rimangono elevati. In questo contesto, si prevede un aumento dei premi assicurativi per i veicoli a motore».

Axa, invece, parlando di «costi dei sinistri fortemente aumentati negli ultimi anni» cita anche «il numero di sinistri dovuti ai ripetuti eventi di maltempo» così come «i costi dei pezzi di ricambio importati e dei lavori di riparazione» aumentati «di oltre il 18 per cento (...) senza trascurare il fatto che nelle auto vengono installati componenti high-tech sempre più costosi».

«Con gli aumenti di quest'anno abbiamo superato i 2'000 franchi», ci racconta sconsolato il luganese G., «ho iniziato il leasing con la mia auto con un premio di 1'400 franchi e per l'ultimo anno mi trovo questa ciliegina sulla torta con un rincaro-mazzata da più di 300 franchi rispetto all'anno scorso. E anche volendo, proprio perché sono in leasing, non posso intervenire in nessun modo sulla copertura o cambiando assicuratore... Fra questa e l'assicurazione per la casa la tredicesima se ne va fuori dal conto corrente prima ancora di entrarci. E, giusto per capirci, anche per mia moglie si parla di cifre analoghe».

Cosa può fare il consumatore in caso di rincaro ritenuto troppo elevato? Le possibilità di intervento sono diverse: «Innanzitutto direi che è importante verificare bene la propria situazione assicurativa», ci spiega Büsser, «ci serve davvero un casco totale? O è meglio un casco parziale o solo la RC? Se si ha un'auto più o meno vecchiotta forse una copertura totale non è sempre conveniente. È importante capire un po' quali coperture sono davvero utili. In alcuni casi può essere una buona idea alzare la franchigia».

Un'altra strategia valida può essere... cambiare assicuratore: «Cambiare o richiedere nuove offerte conviene: i vari assicuratori adottano politiche tariffarie e sconti molto diversi per i nuovi clienti», continua, «è importante però prestare attenzione alle scadenze di disdetta e cambio».

Infine la questione prevenzione: «Evitare di danneggiare la propria auto può portare a un risparmio tangibile sul lungo termine», aggiunge Büsser, «può essere una buona idea parcheggiare, se possibile, in luoghi protetti da grandine, tempeste o atti vandalici. Inoltre utilizzare, e tenere ben calibrati, i sistemi di assistenza alla guida».

«Non possiamo che essere dispiaciuti per un aumento come questo che finisce per pesare sulle tasche degli automobilisti», commenta Benjiamin Albertalli direttore della Sezione Ticino dell'Automobile Club Svizzero (ACS), «si tratta di un ennesimo rincaro che si aggiunge a tanti altri, legati alla guida ma ovviamente non solo. Noi, come Associazione, nel nostro piccolo abbiamo deciso di non aumentare le tariffe di soccorso stradale».

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