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Ticino e Piemonte alla scoperta della Valle di Blenio

L'incontro fa parte del progetto "TRA-ME" capitanato da Bellinzona e Valli Turismo.
Bellinzona e Valli Turismo
Fonte Bellinzona e Valli Turismo
Ticino e Piemonte alla scoperta della Valle di Blenio
L'incontro fa parte del progetto "TRA-ME" capitanato da Bellinzona e Valli Turismo.

ACQUAROSSA - Domenica 26 e lunedì 27 ottobre si è svolto il secondo incontro tra i capofila e i partner del progetto Interreg “TRA-ME” (Tracce di Meraviglie lungo la Via Francisca orientale, detta anche “novarese”).

Nella prima giornata, Bellinzona e Valli Turismo, capofila del progetto per la parte svizzera, insieme ai partner Blenio Bellissima, Amici della Via Francisca del Lucomagno e Spada nella Rocca, hanno accolto gli amici e colleghi italiani del Comune di Omegna, capofila per la parte italiana, accompagnati dai partner della cittadina sul Lago d’Orta.

L’incontro è stato l’occasione per gli ospiti di scoprire le meraviglie presenti lungo il percorso della Via Francisca del Lucomagno, che attraversa l’intera Valle di Blenio.

Tra queste, la Casa dei Landfogti a Lottigna, sede del Museo della Valle di Blenio; Grumo, paese natale di Maestro Martino, ispiratore della cucina italiana (assaporata poi al ristorante 3Vie di Motto); e infine la magia della rievocazione storica di Spada nella Rocca, che ha animato il castello di Serravalle.

«Una via storica da valorizzare» - «Questo progetto – ha dichiarato il Direttore di Bellinzona e Valli Turismo, Juri Clericetti – è per noi l’occasione di valorizzare questa importante via storica, che rappresenta la spina dorsale dei sentieri tematici della nostra regione, prodotto principale del nostro asse strategico dedicato alle attività all’aria aperta e strettamente legato anche al filone culturale del Masterplan, capitanato dall’Ente Regionale per lo Sviluppo Bellinzona e Valli, con cui collaboriamo fianco a fianco. È inoltre l’occasione per posizionare la nostra destinazione sul tema medievale, valorizzando con animazioni e cucina storica gli importanti monumenti di quell’epoca presenti sul nostro territorio. Non da ultimo, con questo progetto abbiamo l’opportunità di metterci in rete con il Piemonte e, in particolare, con il Lago d’Orta, dove vivono milioni di abitanti e si recano altrettanti milioni di turisti, potenziali futuri nostri ospiti».

Un cammino tra storia e cultura - La giornata ticinese ha condotto i partecipanti da Grumo a Lottigna, lungo un tratto della Via Francisca, la cui omonima associazione, presieduta da Matteo Oleggini, è partner del progetto. Questo percorso, già noto in epoca celtica e fiorente tra l’VIII e il XIV secolo, fu via di passaggio anche per Federico Barbarossa e, secondo la tradizione, per il celebre cuoco bleniese Maestro Martino, che attraverso di esso raggiunse le corti lombarde.I partner italiani hanno potuto scoprire i lavori di segnaletica e valorizzazione curati dall’Organizzazione Turistica Regionale Bellinzonese e Alto Ticino e dall’Associazione Amici della Via Francisca, che oggi rendono percorribile il cammino dal Lucomagno fino a Bellinzona e Ponte Tresa.

L’Associazione Blenio Bellissima, partner del progetto e rappresentata da Egon Maestri e Franco Gasparoli, ha presentato due azioni legate al programma Interreg: «Dal ricettario alla cucina contemporanea», che propone la traduzione e diffusione delle ricette originali di Maestro Martino presso i ristoratori locali, e il “Muro dei famosi”, un’installazione permanente a Grumo, dove chef rinomati renderanno omaggio al “primo Master Chef della storia” reinterpretando i suoi piatti. Durante l’incontro, gli ospiti hanno degustato alcune ricette del XV secolo, riscoprendo sapori autentici e sorprendenti.

Tappa italiana tra arte e archeologia - La seconda giornata si è svolta tra Gozzano, Borgomanero e Briga Novarese, dove sono stati visitati luoghi di grande valore storico e artistico.

Dagli affreschi medievali che ricordano quelli di Negrentino e Corzoneso, fino alle tombe di San Lorenzo a Gozzano con reperti romani e gallici, il viaggio ha evidenziato i forti legami culturali che univano il Piemonte al Ticino sin dall’antichità.

Un progetto che guarda avantiIl lavoro dei partner prosegue ora sul versante italiano con l’obiettivo di identificare i tracciati storici che collegheranno Domodossola, Omegna, Novara e Pavia, estendendo la Via Francisca lungo la sua direttrice occidentale.

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