Di nuovo in Piazza Dante contro il genocidio
Di nuovo in Piazza Dante contro il genocidio Nuovo presidio di protesta. Le strade si riempiono ancora in quello sta quasi diventando un appuntamento fisso del giovedì
Nuovo presidio di protesta. Le strade si riempiono ancora in quello sta quasi diventando un appuntamento fisso del giovedì
LUGANO - Di nuovo Lugano. Di nuovo Piazza Dante. Sta diventando quasi un appuntamento fisso del giovedì il presidio contro la guerra a Gaza.
Anche questa sera in tanti si sono dati appuntamento per «fermare la violenza sionista», protestare pacificamente contro «la complicità svizzera con Israele e la pulizia etica», e solidarizzare con il popolo palestinese.
Ancora una volta sono gli slogan e gli striscioni i protagonisti della protesta che invita Berna a prendere posizione e a condannare quanto sta accadendo nella striscia di Gaza. Presa di mira UBS, accusata di finanziare la guerra.
Intanto, visto il susseguirsi di manifestazioni non autorizzate, con ripercussioni anche importanti sulla viabilità, la politica si è mossa con un'iniziativa parlamentare che mira a punire i trasgressori. Questa è stata duramente criticata oggi in Piazza Dante.
Il diritto di manifestare «deve restare garantito», ma, chi non rispetta le regole, «deve assumersi le conseguenze delle proprie azioni, anche sotto il profilo dei costi che esse generano» recita l’iniziativa parlamentare depositata negli scorsi giorni dal granconsigliere UDC Alain Bühler e da 21 parlamentari di UDC, LEGA, PLR e Centro.
La sanzione prevista ha chiaramente un intento dissuasivo: «All'organizzatore e alla persona che ha partecipato agli atti di violenza o perturbamento della circolazione stradale sarà addebitato un importo massimo di 20'000 franchi e, in casi particolarmente gravi, un importo massimo di 50'000 franchi».
La Polizia ha monitorato lo svolgimento della manifestazione, che non ha causato disagi.
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