Le donne in piazza, ma «la vera svolta inizia ogni mattina»


Parità di genere ancora lontana: manifestazioni e appello a un cambiamento culturale concreto. Le liberali radicali ticinesi: «Il nostro sostegno alle rivendicazioni legate alla parità»
Parità di genere ancora lontana: manifestazioni e appello a un cambiamento culturale concreto. Le liberali radicali ticinesi: «Il nostro sostegno alle rivendicazioni legate alla parità»
BERNA/LUGANO - Le donne scendono in piazza oggi per il cosiddetto sciopero femminista: come da tradizione il 14 giugno si mobilitano per una maggiore uguaglianza e per rivendicare i loro diritti.
Secondo i promotori la parità di genere è un obiettivo ancora lontano dall'essere realizzato: le lavoratrici guadagnano in media 1364 franchi al mese in meno degli uomini, le professioni tipicamente femminili sono ancora oggi meno retribuite e una donna su due subisce molestie sessuali sul posto di lavoro. «Per giunta gli attacchi della destra a livello internazionale minacciano la politica delle pari opportunità: anziché eliminare una volta per tutte la discriminazione, si rischia di arretrare», si legge nell'invito alla mobilitazione.
Sono previste manifestazioni in 25 città svizzere, fra cui Bellinzona e Lugano. A tal proposito, le Donne liberali radicali ticinesi, in un comunicato spiegano che, per raggiungere una reale parità, non bastano le piazze né le dichiarazioni simboliche. Serve un cambiamento culturale profondo e quotidiano che pone al centro il pensiero liberale radicale, ossia la visione di una società dove la libertà individuale e l'uguaglianza sono concetti che prendono significato e valore attraverso la comprensione reciproca.
La vera svolta - proseguono le radicali ticinesi - inizia ogni mattina, con senso di responsabilità e impegno concreto. Nel mondo del lavoro come nella vita privata, nelle istituzioni come nella società civile, è attraverso scelte quotidiane che possiamo costruire una cultura fondata sul rispetto, sull’uguaglianza delle opportunità, sulla libertà individuale e sull’indipendenza economica.
Questo, in sintesi, il pensiero che le Donne del PLR svizzero rivendicano con la campagna “Imposta la sveglia".