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Tutto «molto positivo», ma c'è chi ha aspettato oltre un anno per i risultati di un'autopsia

«Per l’attività dell’Istituto di medicina legale abbiamo presentato una visione di insieme. E abbiamo recuperato i ritardi», ci risponde la direttrice della Divisione della giustizia Frida Andreotti.
Deposit (simbolica)
Tutto «molto positivo», ma c'è chi ha aspettato oltre un anno per i risultati di un'autopsia
«Per l’attività dell’Istituto di medicina legale abbiamo presentato una visione di insieme. E abbiamo recuperato i ritardi», ci risponde la direttrice della Divisione della giustizia Frida Andreotti.

BELLINZONA - È un bilancio di attività annuale che ieri il consigliere di Stato Norman Gobbi ha definito come «molto positivo» quello dell’Istituto cantonale ticinese di medicina legale. Ma una domanda, a noi, è sorta spontanea: e dei ritardi accumulati per la consegna dei risultati delle autopsie nessuno dice nulla? 

Vi avevamo parlato di questa problematica, riconosciuta peraltro dall’Istituto di medicina legale stesso, lo scorso settembre, quando abbiamo riportato il caso di una famiglia che da nove mesi attendeva invano il risultato di un'autopsia di un proprio caro, scomparso in maniera improvvisa. E queste persone, alla fine, di mesi ne avevano dovuti aspettare dieci per avere delle risposte, invece dei quattro-sei a loro indicati dalle autorità. 

A gennaio abbiamo poi chiesto nuovi ragguagli rispetto a un altro caso, e la famiglia in questione è arrivata ad attendere ben un anno e tre mesi prima di apprendere le cause del decesso della loro familiare. 

«Non solo autopsie, abbiamo le visite sui viventi» - «Il bilancio di attività dell’Istituto di medicina legale presenta una visione di insieme», ci dice Frida Andreotti, direttrice della Divisione della giustizia. «Di recente abbiamo avuto un incontro con il procuratore generale, che rappresenta il Ministero pubblico, mandante dell'attività peritale dell’Istituto di medicina legale. Lui ha confermato la buona qualità delle perizie e l’impegno dell’Istituto nel ridurre le tempistiche del loro allestimento. Inoltre va qui ricordato che nell’attività dell’Istituto di medicina legale non ci sono solo le autopsie, ma anche le visite sui viventi, che sono aumentate notevolmente e che acquistano un certo tipo di priorità nell’ottica della presa a carico delle vittime».

Nel corso del 2024, in effetti, l’Istituto di medicina legale ha effettuato 101 visite cliniche, tra cui 71 per violenze fisiche su adulti, 12 per violenze fisiche su minorenni, 12 per violenze sessuali su adulti e sei per violenze sessuali su minorenni. A questo si aggiungono due valutazioni di radiologia forense e 24 pareri su atti giudiziari. 

«Niente più ritardi» - Negli ultimi mesi, inoltre, i ritardi relativi alle autopsie sarebbero stati recuperati: «Siamo rientrati nella tempistica di otto mesi ora preventivata». Andreotti ricorda poi che nell’allestimento delle perizie medico-legali sono coinvolti anche degli enti esterni, per esempio in ambito di tossicologia e genetica forense. 

«Voglio infine sottolineare che abbiamo pieno rispetto per le famiglie che aspettano i risultati delle perizie da parte del Ministero pubblico, perché è importante capire le circostanze di un decesso. L’ottica dell’Istituto di medicina legale, ad ogni modo, è quella di continuare a migliorare il servizio».

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