I veicoli saranno sei e circoleranno sulla linea 1 del TPB
BELLINZONA - A partire da maggio 2025, AutoPostale metterà in servizio a Bellinzona i primi autobus elettrici. Si tratta dei primi bus elettrici nel trasporto pubblico su gomma del Canton Ticino. I sei veicoli senza combustibili fossili saranno impiegati nel trasporto pubblico del Bellinzonese (TPB). Gli autobus elettrici circolano sulla linea 1 Castione FFS–Arbedo–Bellinzona FFS–Giubiasco FFS–Camorino.
Guida pulita e tranquilla - Dopo diversi mesi di ritardo nella consegna, i nuovi veicoli sono ora in circolazione. Si tratta di autobus lunghi 12 metri, con 28 posti a sedere e 39 posti in piedi e con l’attrezzatura abituale. I nuovi autopostali elettrici del tipo eCitaro non sono solo privi di combustibili fossili, ma convincono anche per la loro guida silenziosa e fluida. A beneficiarne sono sia i passeggeri e i conducenti sia gli abitanti delle linee di AutoPostale.
Con l’introduzione dei primi sei autopostali elettrici a Bellinzona è possibile risparmiare 146’000 litri di diesel all’anno, evitando così 373 tonnellate di CO2. Ogni autobus è dotato di sei pacchetti di batterie che forniscono una potenza complessiva di 420 kWh. AutoPostale carica gli autobus nel deposito di Bellinzona, dove negli ultimi mesi è stata allestita l’infrastruttura di ricarica necessaria che comprende due trasformatori, raddrizzatori e complessivamente sette punti di ricarica per i singoli autopostali. Durante i lavori di costruzione sono stati posati a terra 1,5 km di tubi per cavi elettrici.
L’infrastruttura a Bellinzona è pronta - La struttura finale del deposito prevede la presenza di 17 colonnine di ricarica presso le quali potranno essere caricati oltre 40 veicoli, perché AutoPostale convertirà gradualmente i propri veicoli alla propulsione elettrica. Tra cui altre linee del TPB e linee regionali del Bellinzonese. AutoPostale opera in tutto il Canton Ticino ed entro e non oltre il 2035 AutoPostale intende convertire l’intera flotta a motori alternativi, dopodiché anche in Ticino non circoleranno più autopostali a diesel. In occasione di una conferenza stampa a Bellinzona, Alex Malinverno, responsabile di mercato di AutoPostale in Ticino, ha dichiarato: «In qualità di principale azienda di trasporto su strada nel trasporto pubblico svizzero, AutoPostale svolge una funzione di esempio e ha una responsabilità particolare nella conversione del parco veicoli a motori alternativi, perché Il 20% delle emissioni di CO2 nel trasporto pubblico svizzero proviene infatti attualmente dagli autopostali».
Il riconoscimento del WWF - In occasione della manifestazione tenutasi a Bellinzona, il WWF della Svizzera italiana ha conferito ad AutoPostale il riconoscimento «Fossilfree» per l'elettrificazione del parco veicoli. Massimo Mobiglia, presidente del WWF Svizzera italiana, ha dichiarato: «AutoPostale SA è la prima azienda a mettere in servizio dei bus totalmente elettrici nel Canton Ticino: una pietra miliare sulla via di un servizio pubblico su gomma a zero emissioni nella nostra regione. Ci congratuliamo con AutoPostale per questo sforzo esemplare a favore del clima, della qualità dell’aria e di un servizio all’avanguardia per la popolazione della Svizzera italiana.»
Crescita nel tpb - AutoPostale ha colto l’occasione della conferenza stampa per richiamare l’attenzione sullo sviluppo positivo del TPB. Nel 2024 sulle linee del tpb sono stati trasportati complessivamente 3’621’041 passeggeri, il che corrisponde a una crescita del 9% rispetto al 2023. La linea più forte rimane la linea 1 con quasi 1,5 milioni di passeggeri.
Allo scopo di festeggiare questo momento, la mattina del 15 maggio è stato organizzato un evento d’inaugurazione presso il deposito AutoPostale di Bellinzona al quale hanno partecipato Claudio Zali, Direttore del Dipartimento del territorio del Canton Ticino; Mattia Lepori, Municipale della Città di Bellinzona e Presidente della Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese; Alex Malinverno, Responsabile mercato e clienti sud di AutoPostale e il presidente del WWF e Gran consigliere Massimo Mobiglia.