Cerca e trova immobili
CANTONE

10 mesi sospesi al 60enne “incastrato” dalla gang di cacciatori di pedofili

L'uomo aveva approcciato una minorenne su un'app di appuntamenti, al momento dell'incontro è poi avvenuta l'imboscata.
Depositphotos (Kuzmafoto)
Fonte RSI
10 mesi sospesi al 60enne “incastrato” dalla gang di cacciatori di pedofili
L'uomo aveva approcciato una minorenne su un'app di appuntamenti, al momento dell'incontro è poi avvenuta l'imboscata.
LUGANO - È stato condannato a 10 mesi sospesi con la condizionale per atti sessuali con fanciulli e pornografia, un 60enne residente in Ticino “incastrato” dall'ormai famigerata gang di adolescenti e cacciatori di pedofili, anch'essi attualmente...

LUGANO - È stato condannato a 10 mesi sospesi con la condizionale per atti sessuali con fanciulli e pornografia, un 60enne residente in Ticino “incastrato” dall'ormai famigerata gang di adolescenti e cacciatori di pedofili, anch'essi attualmente oggetto di inchiesta.

Come riportato dalla RSI il processo presso le Assise correzionali di Locarno in Lugano, si è svolto con rito abbreviato.

L'uomo, che pensava di aver “abbordato” una ragazzina su un'app di appuntamenti inviandole anche delle foto intime, al momento dell'incontro - avvenuto in un appartamento privato nel Luganese - si è poi trovato di fronte la banda di “giustizieri”. Questi, dopo averlo picchiato e insultato, gli hanno rasato le sopracciglia.

Una seconda persona “adescata” dal branco, conferma la Radiotelevisione, sarà processata nelle prossime settimane.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE