10 mesi sospesi al 60enne “incastrato” dalla gang di cacciatori di pedofili

L'uomo aveva approcciato una minorenne su un'app di appuntamenti, al momento dell'incontro è poi avvenuta l'imboscata.
LUGANO - È stato condannato a 10 mesi sospesi con la condizionale per atti sessuali con fanciulli e pornografia, un 60enne residente in Ticino “incastrato” dall'ormai famigerata gang di adolescenti e cacciatori di pedofili, anch'essi attualmente oggetto di inchiesta.
Come riportato dalla RSI il processo presso le Assise correzionali di Locarno in Lugano, si è svolto con rito abbreviato.
L'uomo, che pensava di aver “abbordato” una ragazzina su un'app di appuntamenti inviandole anche delle foto intime, al momento dell'incontro - avvenuto in un appartamento privato nel Luganese - si è poi trovato di fronte la banda di “giustizieri”. Questi, dopo averlo picchiato e insultato, gli hanno rasato le sopracciglia.
Una seconda persona “adescata” dal branco, conferma la Radiotelevisione, sarà processata nelle prossime settimane.




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