"Cacciatori di pedofili", due adulti sono sotto inchiesta

Uno è stato rilasciato dopo l'interrogatorio, l'altro era stato arrestato
BELLINZONA - Vittima, ma anche colpevole. È stato disposto l'arresto per un ticinese sulla sessantina coinvolto nella vicenda della trentina di giovani e adolescenti che si sono improvvisati "cacciatori di pedofili" e sono finiti al centro di un'indagine.
Ora, come riferisce la Rsi, nei guai c'è finita anche una delle persone che, agli inizi del 2024, contattò in chat la 14enne che faceva da esca. Ricattato con foto e video, l'uomo accettò di presentarsi all'incontro con la giovane in un appartamento.
Non c'era solo la ragazzina, ma anche gli altri membri del gruppo, che non risparmiarono le vessazioni nei suoi confronti. L'uomo fu, tra le varie cose, preso a sberle e costretto a bere dell'urina.
Il procuratore pubblico Simone Barca ha aperto un fascicolo nei suoi confronti per l'ipotesi di reato di atti sessuali con fanciulli. L'uomo è tornato a piede libero da venerdì scorso, dopo che il mese e mezzo di carcerazione preventiva è stato mutato in misure sostitutive dell'arresto, alla luce di un riscontrato pericolo lieve di recidiva.
Subito rilasciato dopo l'interrogatorio, invece, un secondo adulto - sempre residente in Ticino.




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